Francia, 1184. Baliano è un maniscalco francese, rimasto da poco vedovo. Ricercato per l'omicidio del prete del villaggio, si unisce al suo vero padre, il cavaliere Goffredo di Ibelin (storicamente noto come Barisano), diretto in Terra Santa per raggiungere i suoi possedimenti a Gerusalemme. Nel tragitto verso Messina in Sicilia, punto d'imbarco verso la Terra santa, Goffredo viene ferito mortalmente dai gendarmi francesi alla ricerca di Baliano ma, prima di spirare, il padre fa pronunciare al figlio il giuramento del Cavaliere:
(EN)
«Be without fear in the face of your enemies, be brave and upright that God may love thee, speak the truth, always, even if it leads to your death, safeguard the helpless and do no wrong. This is your oath»
(IT)
«Non avere timore innanzi ai tuoi nemici, sii impavido e retto cosicché Dio possa amarti, di' il vero sempre, anche se ti conduce alla morte, salvaguarda gli indifesi e non fare torti. È il tuo giuramento»
Giunto a Gerusalemme, Baliano prende possesso dei suoi possedimenti e dei Cavalieri già al servizio del padre, che sostengono il pacifico Re della cittàBaldovino a fianco del maresciallo Tiberias, in perenne contrasto con Guido di Lusignano, sposato con la Principessa Sibilla, sorella di Baldovino, e con Reginaldo di Châtillon, che bramano la guerra contro i saraceni. Dopo la morte del Re, affetto da lebbra, ancora in giovane età e la sconfitta in battaglia di Guido e Reginaldo per opera del potente esercito di Saladino, spetterà proprio a Baliano l'onore di difendere le mura della città e di salvare il popolo di Gerusalemme, consegnando la città a Saladino raggiungendo un accordo di pace. Tornato a casa in Francia, Baliano incontra per caso il re d'Inghilterra, Riccardo Cuor di Leone, diretto in Terra Santa per riconquistare il regno di Gerusalemme, e alla ricerca proprio del cavaliere Baliano, ma quest’ultimo finge di essere il semplice maniscalco che era sempre stato.
Produzione
Le riprese del film, durate 135 giorni, sono iniziate il 12 gennaio 2004, si sono svolte tra il Marocco e la Spagna e sono terminate a maggio 2004. Il budget per la realizzazione del film è stato di circa 130 milioni di dollari.[1]
Riprese
La corte di Gerusalemme è stata ricreata nel Cortile delle Fanciulle dell'Alcázar di Siviglia, precedentemente riportato al suo aspetto originale di giardino interno, ma ripavimentato appositamente su richiesta del regista, per poi essere nuovamente riorganizzato come giardino, nell'assetto finale ammirabile ancora oggi.[2][3]
Cast
Il cast del film vede Orlando Bloom nel ruolo di Baliano; l'attrice e modella francese Eva Green è invece Sibilla, fascinosa principessa di Gerusalemme. Da segnalare l'efficace interpretazione di Edward Norton nel ruolo di Baldovino IV (assolutamente irriconoscibile, poiché ha il volto sfigurato dalla lebbra e quasi sempre coperto da una maschera) e di Jeremy Irons, che interpreta il conte Tiberias (Raimondo III di Tripoli). Saladino è impersonato dall'attore sirianoGhassan Massoud che, nel doppiaggio italiano, ha la voce di Remo Girone. Liam Neeson è il padre di Baliano, Goffredo di Ibelin, mentre Brendan Gleeson interpreta il sanguinario Reginaldo di Châtillon.[4]
Distribuzione
La pellicola uscì nelle sale cinematografiche, in contemporanea mondiale, il 6 maggio2005; distribuita dalla 20th Century Fox nelle sale cinematografiche statunitensi, mentre in quelle italiane dalla Medusa Film.
Home video
Il film è stato distribuito in DVD e VHS nel mercato italiano il 19 ottobre 2005,[5] disponibile in edizione disco singolo e doppio. Del film è stata poi distribuita la versione director's cut in un cofanetto di 4 dischi.
Director's cut
Il regista Ridley Scott ha affermato che l'edizione uscita nei cinema è a tutti gli effetti da considerarsi una versione ridotta, mentre la director's cut sarebbe, in realtà, il vero film come lui lo avrebbe voluto. La durata di questa versione, oltre le tre ore, lo ha però obbligato a effettuare numerosi tagli sotto pressione dello studio. Essa contiene circa 45 minuti in più del film nella versione cinematografica, con la presenza delle seguenti scene:
All'inizio del film c'è una scena dove si capisce che Goffredo è il fratello del signore del villaggio in cui vive Baliano, i cui uomini gli danno la caccia, dopo l'uccisione del prete che, sempre nella versione estesa, si rivela essere il fratellastro del fabbro; si scopre poi che il cavaliere a capo degli uomini che inseguono Baliano, interpretato da un ancora poco noto Nikolaj Coster-Waldau, è il nipote di Goffredo essendo il figlio del signore del posto;
Nella versione estesa ha un ruolo maggiore il figlio di Sibilla, Baldovino V, avuto dal primo marito di lei (Guglielmo del Monferrato), che nella versione cinematografica è stato ridotto a poche apparizioni mentre nella versione estesa vi si scopre come abbia contratto anche lui la lebbra e, per cui, Sibilla lo uccide per impedirgli di vivere il triste destino dello zio; questo spiega come mai, dopo essere apparso per poche scene, il bambino scompaia e Sibilla non lo porti con sé durante la fuga;
Le scene di combattimento sono rappresentate in maniera molto più esplicita e violenta rispetto alla versione cinematografica;
Il becchino del villaggio di Baliano ha un ruolo più importante nella versione estesa: all'inizio del film si mostra molto più saggio e filosofico e come Baliano si reca a Gerusalemme in cerca della salvezza dell'anima, venendo in seguito riconosciuto e nominato cavaliere da Baliano stesso prima dell'assedio finale.
C'è una scena poco prima dell'incoronazione di Baldovino V dove Baliano, nel deserto, lancia dei sassi contro un cespuglio mentre arriva l'Ospitaliere, che si rivela poi essere solo una visione, con il quale scambia pareri sulla religione;
In due scene, ovvero quella in cui Baliano parla con gli uomini di Goffredo nella fucina e quella in cui il ragazzo, appena giunto a Gerusalemme, discute con Tiberias e l'Ospitaliere, si scopre che il giovane barone ha lavorato come geniere nel suo paese natio per il signore del posto, fratello di suo padre Goffredo, in guerra con un suo rivale, permettendo agli spettatori di capire finalmente perché Baliano riesca a organizzarsi per bene per fronteggiare l'assedio dei musulmani alla fine del film, tenendo loro testa giorno dopo giorno; una questione poco chiara nella versione ridotta;
Nel finale, dopo la caduta di Gerusalemme, poco prima di lasciarla, Baliano si scontra in un duello con Guido, liberato da Saladino dopo essere stato sbeffeggiato dall'intero esercito musulmano per la sua inettitudine; Baliano riesce a sconfiggerlo, ma gli risparmia la vita, lasciandolo disonorato.
Accoglienza
Incassi
A fronte di un budget di 130 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati solamente circa 47,4 milioni in Nord America. Nel resto del mondo ha avuto un buon seguito e l'incasso internazionale è stato di circa 170,7 milioni di dollari. In totale ha incassato nei cinema di tutto il mondo 218237071 $.[1]
Critica
La versione cinematografica ha ricevuto recensioni generalmente miste. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 40% basato su 190 recensioni, con un voto medio di 5,6 su 10.[6] Su Metacritic ottiene un punteggio di 63 su 100 basato su 40 recensioni.[7]
La versione director's cut fu, invece, acclamata dalla critica, ricevendo 4 stelle su 4 dalla rivista britannica Total Film[8] e un punteggio di 10/10 sul sito IGN.[9] La rivista Empire lo definisce "epico", aggiungendo che «i 45 minuti aggiuntivi sono come pezzi mancanti di un puzzle bello, ma incompleto».[10]