Lettere di provvedimentoLe lettere di provvedimento o lettere di provvedimento d'ufficio[1] erano, sotto l'Antico Regime, in Francia, atti reali con i quali, in particolare nell'ambito della venalità delle cariche, gli ufficiali ricevevano il loro ufficio. Questa formalità riguarda funzionari di importanza e natura molto diverse, dai magistrati dei parlamenti e di altre corti sovrane ai modesti notai, ufficiali giudiziari e sergenti reali, o addirittura boia.[2] DescrizioneSi trattava di lettere patenti redatte presso la Gran Cancelleria su pergamena e sigillate con un grande sigillo di ceralacca gialla su doppia coda di pergamena o, più raramente, con un sigillo di ceralacca verde su seta rossa e verde.[3] Esse venivano poi registrate dall'organismo presso il quale l'ufficiale lavorerà o al quale farà capo, che poteva anche verificare se il richiedente soddisfaceva le condizioni richieste, in particolare l'età.[4] L'acquirente dell'ufficio riceveva dal venditore una procura ad resignandum che gli consentiva di giustificare il suo diritto all'ufficio e di chiedere al re la redazione di lettere di provvedimento. I creditori del venditore potevano opporsi al sigillo, dinanzi alla cancelleria.[5] Grazie all'istituzione di queste lettere e alla formalità della registrazione e alle loro tracce negli archivi, gli storici dispongono di una preziosissima fonte di informazioni sulle nomine di questi ufficiali. La Gran Cancelleria conservava copie delle lettere; queste copie si trovano ora nell'Archivio nazionale (sottoserie V/1[6]). Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
Information related to Lettere di provvedimento |