Iniziò gli studi di ingegneria presso l'Università di Pavia per completarli presso il neonato Politecnico di Milano, uscendone tra i primi diplomati in ingegneria civile nel 1866 in un momento di rinnovamento dell'insegnamento di questa disciplina, come da lui ricordato in una memoria retrospettiva del 1914:[1]
«I migliori architetti escivano dall'Accademia di Brera ove almeno l'arte e il disegno seriamente si coltivavano e l'estro italino veniva in sussidio della mancata istruzione teorica.»
Spirito innovatore e democratico, volontario garibaldino, assessore comunale all'edilizia, membro dei comitati esecutivi delle Esposizioni Riunite (1894) e dell'Esposizione Universale (1906), presidente del Collegio degli ingegneri e architetti (1912-1913), è stato uno degli ideatori dell'edilizia popolare meneghina a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Progettò insieme a Giovanni Ceruti e a Felice Poggi il villaggio di villette colorate di via Lincoln, ispirandosi alle città giardino inglesi (1884-1892); il dormitorio pubblico per senzatetto, l'asilo notturno Sonzogno di via Sottocorno (abbattuto negli anni 1950); l'edificio della Società Italiana per la protezione dei fanciulli di via Tadino (1896); il cimitero maggiore di Musocco destinato ai meno abbienti, insieme a Enrico Brotti (1886-1895). Fu consulente della Società Umanitaria, ristrutturando il convento di via San Barnaba che la ospita e riconvertendo, insieme al figlio Carlo, il capannone industriale della Tecnomasio Brown Boveri in Teatro del popolo (distrutto dai bombardamenti del 1943). Inoltre progettò l'ospizio del Pio Albergo Trivulzio (1910) sulla strada per Baggio, lo Stabilimento termale (1899-1901)[2][3] e il Grand Hotel[4][5] di San Pellegrino che[6] «progettati da Luigi Mazzocchi e da Romolo Squadrelli e costruiti tra il 1901 e il 1907, furono un tipico esempio di ingegneri architetti con… una serie di artigiani decoratori di prim'ordine tra i quali si distinguono il Mazzucotelli e l'ebanista Eugenio Quarti».
Note
^Edoardo Bregani. Il dibattito sulle scuole d'architettura milanesi nel XIX secolo. In: Vita e pensiero, n. 149(1), 2007 p. 89-95
^Il nuovo stabilimento balneario, eretto dalla Società Anonima delle Terme di San Pellegrino fondata dall’avvocato milanese Cesare Mazzoni il 21 maggio 1899, fu aperto all'esercizio domenica 30 giugno 1901 e inaugurato dalle autorità domenica 14 luglio 1901
^La nuova Società ha dato mano alla costruzione di un primo grande Albergo, i cui disegni sono stati compilati dagli architetti signori L. Mazzocchi e R. Squadrelli di Milano i quali prima di accingersi al lavoro hanno visitato i migliori e piú recenti alberghi all'estero. Il corriere di San Pellegrino, 19 luglio 1903, p.2.
^Entrambi i progettisti e direttori dei lavori, uscirono diversi e maturati da questa rilevante esperienza: il Mazzocchi subito dopo progetterà da solo in aggiornate forme secessioniste l'elegante edificio per l'imbottigliamento delle acque, purtroppo distrutto; Squadrelli potrà affrontare da solo la prova del Casinò, irrobustito anche sul piano tecnico-costruttivo. Graziella Colmuto Zanella. L’architetto Romolo Squadrelli (1871-1941). In: Rossana Bossaglia. Stile e struttura delle città termali. Volume I: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta, p. 117-146. Istituto italiano d'arti grafiche. 1985, p. 117-146
^Angelo Torricelli. Storia, architettura e rimodellamento urbano di San Pellegrino nella città Brembana In: Rossana Bossaglia. Stile e struttura delle città termali. Volume I: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta. Istituto italiano d'arti grafiche. 1985, p. 75-115
Bibliografia
Luigi Mazzocchi. Trattato su le costruzioni in legno. 2ª edizione riveduta e corretta. A. Vallardi. 1879
Luigi Mazzocchi. Il Collegio degli ingegneri e architetti e il Politecnico. In: Atti del Collegio degli ingegnerì ed architetti. Milano, 1914
Rossana Bossaglia, Stile e struttura delle città termali. Volume I: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1985, ISBN2021030153380.
Alberto Cova e Adele Carla Buratti, Milano nell'Unità Nazionale 1860-1898, Milano, Cariplo, 1990, ISBN2568912761405.
Alberto Cova e Adele Carla Buratti, Milano nell'Italia Liberale 1898-1922, Milano, Cariplo, 1993, ISBN9786600174846.