La F-Type è un'autovettura prodotta dalla Morris Garages dal 1931 al 1932. È anche conosciuta come 12/70.
Storia
Il modello nacque per colmare il gap esistente tra la M-Type Midget e la 18/80. Sulla F-Type venne installato un motore di fabbricazione Wolseley, e ciò fu possibile a seguito dell'acquisizione di quest'ultima da parte della Morris. Questo propulsore era un in linea a sei cilindri da 1.271 cm³ di cilindrata che aveva una distribuzione monoalbero. Quest'ultima era già stata utilizzata sulla M-Type e sulla Wolseley Hornet. Questo motore era dotato di carburatori doppio corpo SU ed erogava 37,2 CV di potenza a 4.100 giri al minuto. In seguito la potenza venne incrementata a 47 CV grazie alla revisione della fasatura.
La trazione era posteriore, ed il moto era trasmesso alle ruote posteriori grazie ad un cambio a quattro rapporti non sincronizzati. Il telaio era più lungo di quello della MG D-Type. Le sospensioni erano a balestra semiellittica ed erano installati, sia nel retrotreno che nell'avantreno, degli assali rigidi.
Erano installate ruote a raggi. Il modello possedeva un passo di 2.388 mm ed una carreggiata di 1.067 mm[2]. Il radiatore era inclinato. La F-Type raggiungeva una velocità massima di 110 km/h. 188 esemplari vennero forniti con telaio nudo per essere carrozzati da Abbey, Jarvis, Stiles e Windover[2].
La F-Type è stata prodotta in tre serie. Le loro sigle identificative furono "F", "F2" e "F3".
La prima serie, la "F"
La prima serie, denominata "F", venne prodotta dal 1931 al 1932. È stata disponibile con due tipi di carrozzeria, roadster e coupé, che avevano un prezzo, rispettivamente, di 250 e 289 sterline[2]. Possedeva dei freni a tamburo inadeguati, che vennero potenziati nella serie successiva[2].
La seconda serie, la "F2"
Introdotta nel 1932, la "F2" era disponibile solo in versione coupé. Il corpo vettura derivava da quello della J-Type Midget. I freni, rispetto a quelli della serie precedente, furono potenziati.
La terza serie, la "F3"
La "F3", introdotta anch'essa nel 1932, possedeva gli stessi freni della F2, ma era anche offerta in versione roadster. L'impianto di raffreddamento venne migliorato.
Note
- ^ Sedgwick, 1989.
- ^ a b c d (EN) Philip Bayne-Powell, The Magnas and Magnettes, in Safety Fast, vol. 53, febbraio 2009, pp. pagg. 29–35.
Bibliografia
- (EN) Michael Sedgwick, Mark Gillies, A-Z of Cars of the 1930s, Regno Unito, Bay View Books, 1989, ISBN 1-87097-938-9.
- (EN) Malcolm Green, MG Sports Cars, Godalming, Regno Unito, CLB, 1997, ISBN 1-85833-606-6.
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