Al termine della stagione napoleonica, nel corso della quale venne confinato in Corsica, Albertini pensò all'istituzione di una compagnia di sacerdoti missionari dedita alla predicazione al popolo per promuovere la riforma religiosa e morale della Chiesa: tale congregazione, per volontà di papa Pio VII, ebbe inizio presso l'abbazia di San Felice di Giano dell'Umbria il 15 agosto 1815 a opera di Gaspare del Bufalo.[3]
Particolarità dell'abito Missionario è il vistoso crocifisso, che Gaspare prese dai padri passionisti e redentoristi; tutti i missionari (dal momento dell'incorporazione) lo indossano sull'abito talare. Svariate volte nelle sue lettere Gaspare ribadisce che: "L'abito del Missionario del Preziosissimo Sangue consiste in talare, fascia (tipica dell'abito del clero romano) e crocifisso".
I sacerdoti del Preziosissimo Sangue ebbero rapido sviluppo e svolsero intensa opera di apostolato soprattutto nelle zone rurali degli Stati Pontifici, anche presso le bande briganti. La regola della congregazione, composta di 71 articoli, venne approvata da papa Gregorio XVI il 17 dicembre 1841.[3]
Nel 1841 i missionari del Preziosissimo Sangue aprirono le prime filiali nei paesi di lingua tedesca e nel 1844 venne fondata la prima comunità nelle Americhe, in Ohio.[3]
I Missionari del Preziosissimo Sangue si dedicano alla propagazione del culto al Preziosissimo Sangue di Gesù, alla predicazione di missioni e ritiri, all'opera di evangelizzazione, al ministero parrocchiale e all'istruzione della gioventù.[1]