Nothofagus alpina
Il raulí (Nothofagus alpina (Poepp. & Endl.) Oerst.) è una specie arborea appartenente alla famiglia Fagaceae[1], tipica delle foreste andine e patagoniche, di alta importanza ecologica ed economica. La sua distribuzione in Argentina è molto ridotta e relativamente frammentata. L'eccessivo utilizzo del suo legname, pregiato e di qualità, unito alla pastorizia e agli incendi forestali hanno portato a una situazione critica per molti esemplari di questa specie. DescrizioneÈ un albero monoico, caducifoglio, frondoso, che può raggiungere i 45 m di altezza e i 2 m di diametro; il fusto è retto e cilíndrico, la corteccia è grigiastra e spezzata longitudinalmente. Le foglie sono alternate, i piccioli di grandezza compresa fra 3 e 12 mm di lunghezza, con ghiandole e peli distribuiti regolarmente, e margini ondulati. I fiori sono piccoli e divisi in grappoli di tre fiori (per i maschi) e in tre infiorescenze sostenute da un peduncolo di circa un centimetro (per le femmine). Il frutto è formato da una cupola al cui interno si trovano 2-3 noci giallognole di circa 6 mm di lunghezza, leggermente pelose. UsiIl legno è di eccellente qualità, di grano fine e tono rosato, (0,6 kg/dm³). È molto impiegato in ogni tipo di costruzione, specialmente rucas o capanne. È stato introdotto come prodotto ornamentale nelle Isole Britanniche e cresce bene nell'ovest della Scozia, dove c'è la pioggia necessaria per la sua buona crescita, minimo 750 mm all'anno.[2] Per le coltivazioni scozzesi sono stati provati diversi esemplari, provenienti da distinte aree del mondo, e si è scoperto che gli alberi provenienti da Neuquén, in Argentina, sono i più resistenti al freddo. La selezione di piante proveniente da Malleco, in Cile, è invece quella che per prima ha ottenuto risultati soddisfacenti.[3] È stata introdotta anche nella costa nord del Pacifico degli Stati Uniti[4] e anche in Norvegia.[5] Esistono ibridi con la pianta di quercia. Note
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