Osorkon I in bronzo (57.92)
La statuetta di Osorkon I in bronzo (57.92) è un'antica statua egizia raffigurante il faraone Osorkon I (924–889 a.C.) della XXII dinastia egizia nell'atto di offrire vino a una divinità: tipico esempio del prestigio assunto dalla lavorazione del bronzo (preferito alla statuaria in pietra) all'epoca dei faraoni d'origine libica (X–VIII secolo a.C.) e nel Terzo periodo intermedio in generale[1][2]. Un'iscrizione rinvenuta nella città di Bubasti, nel Basso Egitto, sede del governo dei sovrani della XXII dinastia al pari di Tani, attesta la generosità di Osorkon I nell'offrire oggetti in oro, argento e bronzo a vari templi del Paese; la statuetta in questione, opera d'alto artigianato, potrebbe aver fatto parte di un simile corredo di doni da parte del sovrano[3]. Re Osorkon I indossa il copricapo khat, avanza un passo con la gamba sinistra e il braccio sinistro, dal gomito ad angolo retto, è proteso nell'offerta di un vasetto nu[1]. Tracce di argento sulla coscia sinistra, tra la mano e il vasetto e tra le pieghe del copricapo suggeriscono che la statuetta fosse originariamente rivestita nella sua interezza di questo prezioso metallo[1]. Oltre alle pieghe del gonnellino, intarsi d'oro tracciano anche varie immagini e simboli sacri sul corpo del re: i cartigli dei suoi nomi sul petto, sul gonnellino e sulla spalla sinistra; la dea-avvoltoio Nekhbet, grande patrona dell'Alto Egitto, apre le ali sulla sua schiena; un dio-falco (Ra-Horakhti?) con la Doppia Corona faraonica dell'Alto e Basso Egitto sul fianco destro; un ibis (Thot?) sull'addome; una dea antropomorfa, con copricapo di corna di vacca e disco solare, sul fianco sinistro[1] L'arte egizia del Terzo periodo intermedio fu particolarmente influenzata sia dallo stile thutmoside che da quello ramesside, a sua volta debitore del primo: la statuetta di Osorkon I esemplifica tali modelli, per esempio, nella snellezza del sovrano (a differenza delle sculture più tarde dei faraoni libici, che presenteranno un appesantimento del torso e un abbassamento dei lombi)[1]. Note
Bibliografia
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