Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di rilievo nazionale e internazionale: è stato primo ministro e ministro degli esteri più volte, dal 1936 al 1966, e durante la seconda guerra mondiale fu membro del governo belga in esilio a Londra guidato da Hubert Pierlot. È stato ministro degli esteri del Belgio per 18 anni tra il 1939 e il 1966.
La famiglia Spaak è presente a Bruxelles dal XVI secolo, da quando un membro della famiglia vi si trasferì dalla Svezia. Paul-Henri nacque in una famiglia di artisti e politici. Suo padre, Paul Spaak, era un noto drammaturgo, mentre la madre, Marie Janson, divenne nel 1921 la prima senatrice donna in Belgio in rappresentanza del partito operaio, rompendo con la tradizione liberale della sua famiglia. I fratelli di Paul-Henri, Paul e Charles, divennero scrittori (Charles fu un noto sceneggiatore cinematografico e autore, tra gli altri, de La kermesse eroica del regista belga Jacques Feyder e di Grand Illusion di Jean Renoir). Ebbe due nipoti Agnès e Catherine, entrambe attrici e figlie del fratello Charles. Il nonno materno, Paul Janson, fu un politico di rilievo del Partito Liberale e Ministro, rappresentante della cosiddetta sinistra radicale liberale. Suo zio, Paul-Émile Janson, fu leader del partito liberale e più volte ministro, prima di essere ucciso in un campo di concentramento nazista.
Prima guerra mondiale
Nel 1916, a 17 anni, partì volontario per la guerra, ma fu arrestato dai tedeschi mentre cercava di entrare nel territorio libero e fu tenuto prigioniero fino alla fine della guerra.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale si dichiarò neutrale e in seguito si oppose fermamente alla capitolazione del Belgio. Durante l'occupazione nazista trovò rifugio a Londra, ricoprendo la carica di ministro degli esteri del governo in esilio.
Nel gennaio 1946 venne eletto presidente della prima assemblea dell'ONU. Durante la terza sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutasi a Parigi nel 1948, Spaak pronunciò un discorso in cui attaccò la politica estera dell'Unione Sovietica con le parole peur de vous (paura di voi). Nello stesso periodo, in Belgio, ricoprì le cariche di presidente del Consiglio e ministro degli esteri dal 1946 al 1949.
Dal luglio 1966 si ritirò a vita privata, dedicandosi alla scrittura delle sue memorie.
Europa
Spaak divenne un convinto sostenitore della cooperazione regionale e della sicurezza comune dopo il 1944. Mentre era ancora in esilio a Londra, promosse la creazione di un'unione doganale che unisse Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo (Benelux). Nel mese di agosto del 1949 venne eletto presidente della prima sessione dell'Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa. Dal 1952 al 1953 presiedette l'Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell'acciaio, e dal 1950 al 1955 fu a capo del Movimento europeo.
«L'Europa di domani deve essere un'Europa sovranazionale»
Vista l'importanza del suo lavoro per l'UE, il primo edificio del Parlamento europeo a Bruxelles porta il suo nome.
Africa belga
Durante il suo ultimo mandato come ministro degli Esteri del Belgio, Spaak seguì la concessione dell'indipendenza al Burundi in seguito all'assassinio di Louis Rwagasore, il primo capo di governo eletto del paese. Nonostante le accuse di un coinvolgimento belga nell'omicidio di Rwagasore, Spaak rivolse un appello al re belga per impedire di concedere la grazia al condannato per tale omicidio.
NATO
Nel 1956 Spaak fu scelto dal consiglio della NATO per succedere a Lord Ismay come segretario generale. Mantenne questa carica fino al 1961, quando gli successe Dirk Stikker.
Il 1961 fu anche l'anno della sua ultima campagna europea, quando giocò un importante ruolo di conciliatore nella risoluzione della "crisi della sedia vuota", contribuendo a riportare la Francia nel consesso europeo. Nel 1957 ricevette il premio Carlo Magno, un premio della città tedesca di Aquisgrana concesso a persone che hanno contribuito all'ideale europeo e alla pace europea.
^abcdSPAAK, su www.ars-moriendi.be. URL consultato il 15 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2019).
Bibliografia
Laurent, Pierre-Henri. "Paul-Henri Spaak and the Diplomatic Origins of the Common Market, 1955-1956." Political Science Quarterly 85.3 (1970): 373-396. in JSTOR
Laurent, Pierre-Henri. "The diplomacy of the Rome Treaty, 1956-57." Journal of Contemporary History 7.3/4 (1972): 209-220. in JSTOR
Wilsford, David, ed. Political leaders of contemporary Western Europe: a biographical dictionary (Greenwood, 1995), pp. 421–27.
Fonti primarie
Paul-Henri Spaak, The Continuing Battle: Memoirs of a European, 1936–1966, trans. Henry Fox, London, Weidenfeld, 1971, ISBN0-297-99352-6.
Spaak, Paul-Henri. "Intergovernmental Committee on European Integration. The Brussels Report on the General Common Market (abridged, English translation of document commonly called the Spaak Report) [June 1956]." (1956). online