Il presente è un punto nella linea temporale dell'osservatore, posto tra il passato e il futuro.[1]
Definizione
Pur sembrando scontata, la definizione di "presente" risulta invece più complessa di quanto possa apparire.[2] Essa può infatti variare in base alla collocazione spaziale dell'osservatore.[2][3]
In tal senso non è possibile stabilire - in via assoluta - un flusso temporale univoco che identifichi il passato, il presente e il futuro.[3][4]
L'approccio filosofico
La filosofia attribuisce, a ciascun tempo, un tipo di percezione:
Rapportato a grandezze inferiori di tempo, è paragonabile all'oggi: analogamente, passato e futuro sono assimilati allo ieri e al domani.[6]
Secondo il filosofo Agostino d'Ippona il tempo presente è l'unica tipologia di tempo concepibile; egli infatti ritiene che – a causa della sua definizione del tempo come «distensio animi»[7] –, nel momento in cui pensiamo, non sia possibile parlare né di passato, né di futuro, poiché il primo è già trascorso, mentre il secondo deve ancora attuarsi, bensì di «presente del passato» e di «presente del futuro»[8].
Note
- ^ Passato, presente e futuro coesistono nell’Universo. Una nuova teoria stabilisce che tutto è già deciso?, su ilnavigatorecurioso.it, 3 febbraio 2015. URL consultato l'8 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2017).
- ^ a b Pietro Greco, Il tempo? Ora sappiamo che non esiste, su espresso.repubblica.it, 22 ottobre 2014.
- ^ a b Giorgio Chinnici, Assoluto e relativo: La relatività da Galilei ad Einstein e oltre, Hoepli Editore, 2015, p. 288, ISBN 978-88-203-7016-9.
- ^ Definire il presente e la simultaneità degli eventi, su climameteo24.com, 6 ottobre 2013.
- ^ Eugenio Scalfari, La memoria del passato e la speranza del futuro, su repubblica.it, 27 settembre 2009.
- ^ Giovanni De Luna, Ma il passato non sempre aiuta a capire l'oggi, su lastampa.it, 21 aprile 2017.
- ^ Agostino d'Ippona, Confessioni, XI, 29.
- ^ Ivi, XI, 20.
Voci correlate
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