Negli ultimi anni della storia italiana, per la liberazione di Aldo Moro, la squadra delle forze speciali che era incaricata dell'azione, si addestrò alcuni giorni presso la sede odierna del distaccamento di Ladispoli (RM). Questo distaccamento è stato anche il centro di addestramento degli uomini della "Sezione K" del SISMI.[senza fonte]
Con la riforma dei servizi del 1977 ha operato in collegamento con il SISMI.
Sul taschino sinistro dell'uniforme ordinaria è presente il distintivo metallico, smaltato, a spillo a forma di scudo sannitico dello Stato maggiore della difesa. Lo scudo è inquartato in decusse dai filetti d'oro; nel 1º, di rosso,alla granata dell'Esercito, d'oro, infiammata dello stesso; nel 2°, troncato di azzurro e di rosso, alla granata dei Carabinieri, attraversante, d'oro, infiammata dello stesso; nel 3°, di azzurro, all'ancora della Marina, d'oro, con la gomena dello stesso attorcigliata; nel 4°, campo di cielo, all'aquila dell'Aeronautica, volante, rivolta, d'oro. Alla stella di cinque raggi d'argento attraversante l'incrociatura dei filetti.[5]
Il fregio da basco per il personale dell'Esercito Italiano è quello della fanteria fuori corpo composto da una coppia di fucili incrociati, sormontati da una bomba con fiamma diritta.
Motto
Il motto latino "Certa Constans" tradotto in italiano con "Sempre affidabile" deriva da un'onorificenza assegnata dagli imperatori alle legioni romane come ad esempio la Legio XII Fulminata.
Pubblicazioni
AA. VV., "L'intelligence nella letteratura - Da Maksim Gorkij a Ian Fleming", Raggruppamento Unità Difesa, Roma, 2005