Il Corpo Militare dell'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (anche Corpo Militare dell'Ordine di Malta) è il Corpo Militare speciale ausiliario dell'Esercito Italiano, con il quale coopera per il soccorso sanitario e umanitario in caso di guerra, pubblica calamità e di emergenza.
L'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta viene fondata il 29 gennaio del 1877 con lo scopo istituzionale di supporto e sostegno sanitario all'allora Regio Esercito sia in tempo di guerra che di pace.
In oltre 147 anni di servizio l'Associazione ha concorso nel fronteggiare numerose emergenze sia in Italia che all'estero, fra le più datate si annovera il terremoto Calabro-Siculo del 1908 e quello della Marsica del 1915.
In particolare, il tempestivo e massiccio intervento a Messina con una baracca-ospedale e due treni ospedale valse al Corpo il riconoscimento dello status militare.
Fu infatti con circolare n. 156 del Giornale militare ufficiale del 9 aprile 1909, per disposizione di re Vittorio Emanuele III, che diventò un corpo speciale ausiliario del Regio Esercito Italiano e adottò l'uniforme grigioverde e le stellette.
Nelle guerre mondiali
È stato impegnato in tutti i conflitti: nella guerra italo-turca (1911-1912) al Corpo venne assegnata la Regia naveospedaleRegina Margherita, che effettuò sette traversate tra Napoli e la Libia rimpatriando 1.162 feriti e malati. Mobilitato per la prima guerra mondiale (1914-1918), operò con otto posti di soccorso al fronte, un ospedale da campo, un ospedale territoriale a Roma e quattro treni ospedale che trasportarono 448.000 infermi percorrendo 560.000 km. A testimonianza dell'abnegazione dei suoi uomini, oltre alle onorificenze e ad un encomio[1] dello stesso generale Diaz, il 23 ottobre 1921 venne concesso al Corpo l'uso di un labaro di modello analogo a quello stabilito per il Corpo sanitario del Regio Esercito (regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1418).
Venti anni dopo, allo scoppio del secondo conflitto mondiale (1940-1945) vide il Corpo impegnato su numerosi fronti, in primis nella campagna italiana di Russia, ma anche in Albania, Croazia e Francia dove furono schierati tre moderni treni ospedale e numerosi ospedali da campo. In Patria, al fianco del Corpo delle infermiere volontarie dell'ACISMOM istituito nel 1940 e costituito da una direttrice e 40 infermiere, dame dell'Ordine, furono attrezzati due grandi ospedali territoriali a Roma e Napoli e sette posti di soccorso durante i bombardamenti.
I militari del Corpo seguirono quindi fino alla fine il destino delle armi italiane: molti ufficiali, sottufficiali e soldati del Corpo caddero sotto i bombardamenti aerei e i tiri d'artiglieria, alcuni vennero fatti prigionieri e condotti nei campi di concentramento in Germania, altri morirono per malattia contratta sui treni o nei posti di soccorso. Al termine della guerra iniziò l'attività di ricovero e cura dei reduci della prigionia. Per questa esigenza vennero allestiti 18 ospedali territoriali con la disponibilità complessiva di 5.485 posti letto, che resteranno in funzione fino al 1961.
Con il Codice dell'ordinamento militare emanato con il Decreto legislativo n. 66 del 2010 al Titolo V, sono disciplinati i rapporti tra il Corpo e i servizi sanitari dello Stato,[3].
Fermo restando il compito istituzionale di assistere l'Esercito in guerra, il Corpo militare può intervenire anche nei casi di pubbliche calamità o altre esigenze militari di carattere eccezionale.
Dispone di attrezzature e mezzi all'avanguardia, nonché di un treno ospedale con tutte le apparecchiature diagnostiche di un moderno ospedale, una carrozza chirurgica, comprensiva di reparto anestesia e rianimazione, una carrozza day-hospital, una carrozza polivalente (conferenze, refettorio e cappella), una carrozza cucina e magazzino, una carrozza con generatore di corrente che rende il convoglio completamente autonomo.
Accanto a questi compiti operativi, il Corpo, in quanto "forza armata" dell'Ordine di Malta, svolge per quest'ultimo anche servizi istituzionali: per esempio garantisce picchetti per la Guardia d'onore in occasione di visite ufficiali di capi di Stato presso Villa Malta sull'Aventino, nelle cerimonie più importanti dell'Ordine ed ai funerali dei Gran Maestri.
Personale
L'organico del Corpo militare è costituito principalmente da personale volontario in congedo, da richiamare all'esigenza.[4] I volontari ammontano a circa 600 unità e sono distinti in vari ruoli (Personale Direttivo composto da ufficiali Medici, Commissari, Ingegneri e Personale di Assistenza composto da sottufficiali).
Il personale sanitario è costituito da ufficiali medici e farmacisti, sottufficiali infermieri e studenti delle facoltà di Medicina e di Farmacia arruolati come sottufficiali o graduati di truppa. Il sostegno logistico viene assicurato invece dagli ufficiali commissari. Sottufficiali e truppa infine svolgono tutti i ruoli di sostegno all'attività dei reparti (autieri, logistici, soccorritori ecc.). L'assistenza spirituale è demandata agli ufficiali cappellani del Corpo.
Il personale volontario è distinto nel ruolo speciale e ruolo normale. Al primo appartengono tutti i volontari che hanno ancora obblighi verso l'Esercito Italiano, al secondo appartengono o transitano coloro che non hanno più tali obblighi[5].
Il personale volontario, una volta prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, viene richiamato in servizio con apposito precetto per esigenze di esercitazione, aggiornamento, emergenze e guerra. All'atto del richiamo in servizio i volontari acquisiscono lo status militare e sono soggetti al regolamento di disciplina e ai codici militari di pace e di guerra[6]. Quando prestano servizio assumono inoltre la qualifica di pubblico ufficiale[6].
Vi è anche un'aliquota di militari in servizio permanente effettivo, istituita come nucleo permanente di mobilitazione composta da ufficiali, sottufficiali e truppa amministrati dal Ministero della difesa con lo stesso trattamento economico dei pari grado dell'Esercito.
In periferia vi sono 10 "Unità Territoriali" dislocate nel territorio nazionale, che possono avere configurazione regionale o pluriregionale, quindi, il "Reparto Comando" e Reparti minori (Servizi, Sezioni, Nuclei, Squadre) che inglobano alcune delle professionalità particolari:
Unità Territoriale "Sicilia", con competenza nella regione Sicilia, con sede presso la Caserma "E. Sommaruga" di Catania, comandata dal Cap.Farm.Christian Zasa.
Unità campale, unita' di pronto impiego con sede presso la Caserma "Artale" in Roma, comandata dal Magg. Me. Giuseppe Di Sabatino.
Nucleo Operativo Soccorsi Speciali (N.O.S.S.), con sede a Torino:
Squadra "Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto" (S.A.P.R.);
Squadra soccorsi speciali
Uniformi
Le uniformi utilizzate sono le stesse dell'Esercito Italiano tuttavia il personale utilizza un bracciale sanitario internazionale differente da quelli ordinari.
I gradi in uso nel Corpo militare sono per foggia gli stessi di quelli in uso per l'Esercito, tuttavia non seguono l'ordinamento gerarchico attualmente vigente per l'Esercito.[6] Di seguito sono riportati i gradi per le controspalline dell'uniforme ordinaria.
Tenda pneumatica multifunzione 12,5 x 8,2 metri[16]
Quasi la totalità dei mezzi del Corpo utilizza le targhe dell'Esercito Italiano (EI), mentre solo alcuni montano la targa SMOM in uso all'ACISMOM.
Preghiera del Corpo militare
«Dio Onnipotente ed Eterno, davanti al cui trono gli Angeli cantano in perpetuo un inno di gloria, ascoltaci!
Noi, soldati del Corpo militare dell’Ordine di Malta, siamo oggi alla Tua presenza per implorare da Te protezione e per offrirTi il nostro servizio.
Come militari Ti chiediamo la forza invincibile, la fedeltà incrollabile, lo spirito di sacrificio. Come militari del Sovrano militare Ordine di Malta, Ti promettiamo la fedeltà alla millenaria tradizione melitense, l’impegno per la pace nel mondo, il servizio ai sofferenti e ai colpiti dalla sventura.
La Croce Ottagona sia l’Ideale! La Vergine di Fileremo sia la guida! L’eroismo di San Giovanni Battista sia l’esempio!
Inaugurato il 12 gennaio 2006 è articolato in tre grandi sale. Comprende cimeli (tra cui 8 bandiere, 12 divise storiche e ben 75 copricapi) e una gran quantità di documenti, fotografie e armi antiche.
Distintivo d'onore al merito del Corpo speciale volontario ausiliario dell'Esercito Italiano dell'Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano militare Ordine di Malta[18]
Classi d'oro, d'argento e di bronzo.
Medaglia commemorativa della Campagna di guerra 1915 - 1918
Classi d'argento (per ufficiali) e di bronzo (per il personale di assistenza).
Medaglia commemorativa della Campagna di guerra 1940 - 1945[19][20]
Classi d'argento (per ufficiali) e di bronzo (per il personale di assistenza).
Onorificenze concesse alla Bandiera del Corpo
La Bandiera di guerra del Corpo Militare EI-SMOM è decorata delle seguenti onorificenze:
«“Erede di nobili e antiche tradizioni e di elette virtù, si è prodigato nel collaborare assiduamente con la sanità dell'Esercito al fine di salvare migliaia di vite umane attraverso una efficace attività di soccorso e di assistenza che si è protratta per più di 123 anni. Dal conflitto Italo-Turco ai tragici eventi della 1ª e 2ª guerra mondiale, dalle operazioni di sostegno della pace e di soccorso internazionale ai molteplici interventi condotti sul territorio nazionale a favore di popolazioni colpite da calamità naturali, il corpo si è sempre distinto per l'incisività delle azioni svolte e per la generosità dei propri uomini. In siffatti scenari, il grande impegno profuso, l'eccezionale livello di efficienza, la non comune professionalità e la fortissima motivazione dimostrata, hanno fatto si che l'unità meritasse la fiducia e la stima incondizionata delle istituzioni, nonchè la gratitudine e l'apprezzamento delle popolazioni assistite. Ne è testimonianza l'elevato numero di ufficiali, sottufficiali e soldati del corpo caduti nell'adempimento del proprio dovere. Chiaro esempio di grande perizia, altissima dedizione al dovere e disinteressato spirito di sacrificio”. Roma, 18 giugno 2001.» — 22 novembre 2001[21]
^"Mentre i servizi delle benefiche associazioni di soccorso, compiutasi con la vittoria e l'unità della Patria, si vanno smobilitando, mi è grato rivolgere a codesto Sovrano militare ordine di Malta, con pensiero memore, il commosso ringraziamento mio e dell'Esercito mobilitato. Fedele alle sue nobili tradizioni, codesto insigne Ordine ha portato, nell'aspra e vittoriosa guerra, un largo e apprezzato contributo di nobili intenti e di generose opere, ed ha provveduto, con l'ausilio dei ricchi mezzi onde è dotato, e con lo zelo e la fede dei suoi ufficiali e dei suoi militi, ad integrare l'opera delle unità sanitarie mobilitate, dando prova di rara sapienza, di organizzazione, di nobile slancio e di alto sentimento di fratellanza. È pertanto con viva gratitudine ch'io porgo agli ufficiali e militi del Sovrano militare ordine di Malta, il fervido saluto dei combattenti d'Italia" Gen. Armando Diaz, duca della Vittoria, capo di stato maggiore del Regio Esercito, 16 febbraio 1919