Vi sono diversi materiali coinvolti nello studio reologico: farmaceutici, alimentari, materie plastiche, gomme, ceramiche (reologia della ceramica). Tutti questi materiali non sono completamente omogenei, ma mostrano un comportamento irregolare che, se non completamente analizzato, può portare a comportamenti inaspettati durante il processo di lavorazione.
Nel 1687 viene formulata la legge di Newton sulla viscosità, secondo cui la velocità di deformazione è direttamente proporzionale allo sforzo attraverso la viscosità, che per i materiali newtoniani è costante al variare della velocità di deformazione.[4]
Un fluido si definisce newtoniano quando la velocità di flusso aumenta linearmente con l'aumentare dello sforzo applicato. In questo caso la viscosità è costante e dipende solo da pressione e temperatura:
I fluidi che presentano comportamento di tipo plastico iniziano a scorrere solo dopo che la forza di taglio ha superato un certo valore soglia, σ0, che prende il nome di "limite di scorrimento". Superato questo valore, il fluido si comporta come newtoniano. L'equazione che rappresenta questo comportamento è l'equazione di Bingham:
Si definisce pseudoplastico un fluido il cui scorrimento inizia anche per azione di forze modeste e la velocità di flusso aumenta con l'aumentare dello sforzo applicato. A differenza dei fluidi newtoniani, il reogramma ha un andamento curvilineo e quindi non è possibile esprimere con un unico valore il coefficiente di viscosità del fluido. La viscosità di un sistema pseudoplastico diminuisce con l'aumentare della velocità di taglio.
Si definisce dilatante un fluido il cui lo scorrimento inizia anche per azione di forze modeste. Il flusso dilatante è caratteristico delle sospensioni molto concentrate (oltre il 50% in peso) di particelle solide sufficientemente piccole e non flocculate. Le particelle allo stato di quiete sono impacchettate in modo tale da ridurre al minimo gli spazi inter particellari e la quantità di liquido trattenuta in questi spazi è appena sufficiente ad assicurare una lubrificazione che permette, a bassa velocità di taglio, un certo scorrimento. Quando il sistema viene agitato rapidamente, diventa più viscoso in quanto il moto delle particelle determina un aumento di volume del sistema, per cui la limitata quantità di veicolo liquido non è sufficiente a riempire gli spazi vuoti e non può più assicurare la lubrificazione necessaria a ridurre l'attrito fra particelle, responsabile dell'aumento di viscosità.
Limite di scorrimento
Il limite di scorrimento è il minimo sforzo necessario per far scorrere un fluido. Si può ricavare per modellazione dalla curva di flusso a shear controllato (limite di scorrimento dinamico) oppure con misure dirette a sforzo controllato (curva di flusso a sforzo controllato e prove di rilassamento).
La tissotropia indica la trasformazione gel/sol/gel reversibile e isoterma di un sistema colloidale, provocata da sollecitazioni meccaniche come il mescolamento e successivo riposo. Un sistema è tissotropico o reopessico quando la sua viscosità varia con il tempo.
Il comportamento tissotropico è reversibile in quanto se il sistema viene lasciato in stato di quiete per un tempo sufficiente, il fenomeno sopra descritto si ripresenta. La reversibilità del comportamento tissotropico discende dalla reversibilità dei processi di distruzione e ricostruzione della struttura del materiale:
sostanze tissotropiche: reversibilmente diventano meno viscose con l'aumento del tempo di flusso;
sostanze reopessiche: reversibilmente diventano più viscose con l'aumento del tempo di flusso.
Note
^Reo-, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 giugno 2014.
^-Logia, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 giugno 2014.
^Reologia, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 giugno 2014.
(EN) Warren McCabe, Julian Smith, Peter Harriott, Unit Operations In Chemical Engineering, 6ª ed., Tata Mcgraw Hill Publishers, 2005, pp.46-51, ISBN0-07-060082-1.