Con il termine ricerca empirica (dal greco εμπειρια, ovvero esperienza), in filosofia — e non solo —, s'intende un tipo di ricerca che basa le conclusioni sull'osservazione diretta o indiretta dei fatti. Lo studio di questo metodo di ricerca parte sempre da un fenomeno e si sviluppa con una analisi successiva ai fatti.
L'osservazione è dunque la prova della realtà: da essa il ricercatore ricava le proprie deduzioni e su di essa basa i test. La ricerca può basarsi anche su un modello ipotetico-deduttivo (in Inglesehypothetico-deductive model), come ha dimostrato lo statisticobritannicoRonald Fisher, che ha inoltre applicato la ricerca empirica alla matematica. L'applicazione in psicologia è invece dovuta a studiosi quali il polaccoJulian Ochorowicz.
Importante è inoltre la capacità di osservare in base all'esperienza (chiamata εμπειρια). Dall'osservazione e dall'esperienza il ricercatore infatti trae spunti per confermare o condannare una teoria: questi spunti possono essere precedenti alla sperimentazione (testing), sperimentali o quasi sperimentali. Partendo da essi, lo studioso può comprendere la teoria del ricercatore e individuarne i motivi della sua validità.
Schema esplicativo
Di seguito, il ciclo empirico teorizzato dallo psicologo olandese Adriaan de Groot:
Osservazione (observation):
Ricerca in base all'esperienza
Individuazione degli spunti
Formulazione della teoria (hypotesis)
Induzione (induction):
Continua la formazione della teoria
Deduzione (deduction):
Deduzione delle conseguenze della teoria prima del test