Ritorno al mondo nuovo
«Ahimè, ci siamo scordata la sorte del tacchino. [...] Date all'uomo pane abbondante e regolare tre volte al giorno, e in parecchi casi egli sarà contentissimo di vivere di pane solo, o almeno di solo pane e circensi.» Nel saggio Ritorno al mondo nuovo (in originale Brave New World Revisited), scritto nel 1958, lo scrittore inglese Aldous Huxley traccia un'analisi delle società umane (in particolari quelle più avanzate tecnicamente: paesi europei, USA, URSS) alla luce dei singoli temi trattati nel suo romanzo fantascientifico Il mondo nuovo e delle scoperte tecniche e scientifiche succedutesi nell'arco di tempo che separa le due opere. Per Huxley, la situazione sociale e politica della fine degli anni '50 sta progredendo rapidamente verso le conseguenze nefaste dell'umanità descritta nel suo romanzo. Il saggio, venato di pessimismo, ma anche di un senso di apprensione e urgenza, termina con un capitolo intitolato Che fare?, ove Huxley offre una serie di riflessioni e suggerimenti per una educazione alla libertà al fine di evitare una paventata deriva totalitaria anche nelle società democratiche. «Per adesso qualche libertà resta ancora nel mondo. Molti giovani, è vero, sembrano non darle valore. Ma alcuni di noi credono che senza libertà le creature umane non saranno mai pienamente umane e che pertanto la libertà è un valore supremo. Può darsi che le forze opposte alla libertà siano troppo possenti e che non si potrà resistere a lungo. Ma è pur sempre nostro dovere fare il possibile per resistere.» In particolare, l'Autore richiama la necessità di una legge preventiva a protezione dell'integrità psichica degli individui (per preservarli dalle manipolazioni psicologiche tramite l'uso di farmaci e droghe e la persuasione subliminale) e il ritorno a forme meno complesse di organizzazione sociale, contro il pericolo di quella che definisce come una tendenza delle società moderne alla superorganizzazione. I temi trattati nel saggio sono, in dettaglio:
Nel penultimo capitolo, Huxley traccia una sintesi delle sue convinzioni in merito alla società ideale. Essa si basa sull'educazione alla libertà, fondata sul principio che l'unicità genetica e psicologica di ogni individuo è maggiore e più determinante, per lo sviluppo del genere umano, della comunanza fra individui fondata sull'Etica Sociale, che tende, invariabilmente, alla superorganizzazione, alla attenuazione ed eliminazione delle diversità tramite le tecniche di controllo, alla imposizione di un ordine sociale fondato su ideologie. Per Huxley, invece, i valori universali da utilizzare come collanti delle società umane, devono essere, in qualche modo, scientificamente provabili e basarsi saldamente sui fatti. Questi valori sarebbero: la libertà individuale come risultato dell'unicità genetica; la carità e la compassione come frutto del bisogno psicologico d'amore di ogni uomo; l'intelligenza «senza la quale l'amore è impotente e la libertà irraggiungibile»[5]. Capitoli
CuriositàQuesto saggio è citato nel retro dell'album Fetus di Franco Battiato, che viene dedicato dall'artista a Huxley. «Ritorno al Mondo Nuovo Edizioni
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