Il piccolo borgo di Scheggino è situato nel cuore della Valnerina, nella parte sud-orientale dell'Umbria. Il territorio è interamente montano ed è attraversato dal fiume Nera.
Dal castello di pendio incastonato al vertice di una roccia, Scheggino si sviluppa verso valle, fino al borgo che costeggia il fiume artificiale, fondendosi in un unico complesso. La zona è a elevato rischio sismico come indicato nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20/03/2003[4] e nella Deliberazione della giunta regionale del 18 settembre 2012, n. 1111[5], che colloca Scheggino insieme ai comuni limitrofi nella zona 1, la più pericolosa e con intensità sismica alta.
Paese di origine medievale con resti di mura e di un torrione semidiroccato della stessa epoca, fu edificato nel XII secolo dal Ducato di Spoleto come avamposto difensivo e per questa ragione fu più volte attaccato e saccheggiato[6]. Il XVI secolo fu caratterizzato da una serie di lotte tra le famiglie aristocratiche degli Orsini, sostenitori della guelfa Spoleto e dei Colonna, alleati dei ventitré castelli-comuni ghibellini del distretto di Spoleto.[7] Il 23 luglio 1522 Scheggino fu cinta d'assedio dai castelli limitrofi, capeggiati da Picozzo Brancaleoni e Petrone da Vallo, che approfittarono dell'assenza degli uomini occupati nei campi per conquistare il borgo, tuttavia non riuscirono nella loro impresa in quanto vennero respinti dalle donne e i giovani accorsi a difendere le proprie case.[8]
Monumenti e luoghi d'interesse
Di epoca medievale è la Chiesa di San Nicola, ampiamente ristrutturata nella prima metà del XVI secolo. L'edificio contiene affreschi che si ispirano alle forme di Giovanni Di Pietro. In omaggio a Spoleto venne dipinta l'Incoronazione dell'Assunta nell'abside proprio come nel Duomo spoletino[9]. Presenta un certo interesse anche la chiesa di Santa Felicita (XII secolo), che conserva l'assetto originale con l'eccezione della facciata che ha subito modifiche nel XVII secolo[8].
Nella notte tra il nove e il dieci dicembre si celebra la Festa della Venuta accendendo grandi falò[11].
Il 23 luglio si svolge la Festa delle Donne con una rievocazione dell'episodio storico del 1522 che vide le donne di Scheggino protagoniste della difesa del castello dall'invasione dei castelli di Valnerina, contrari al fatto che il paese era rimasto fedele al Ducato di Spoleto.[12]
Il giorno dell'Epifania si festeggia il Canto della Pasquarella in cui i giovani girano per il paese raccogliendo in dono cibarie che poi si consumano la sera in una cena comune.[12]
Dal 1926 al 1968 Scheggino (insieme al comune di Sant'Anatolia di Narco) fu servita (tramite l'omonima stazione) dalla ferrovia Spoleto-Norcia, una linea a scartamento ridotto che collegava Spoleto con Norcia, che rimase in esercizio dal 1º novembre 1926 al 31 luglio 1968, quando fu soppressa. Le tracce della ferrovia sono quasi tutte conservate, il sedime è stato convertito in una pista ciclabile.