Il nome pare derivi dal nome del dinomenidePolizelo.[2][3][4]
Secondo un'altra tesi il nome deriverebbe dal greco πολις Ειθηλος (Polizzello), anche se ad oggi non vi sono testimonianze archeologiche certe che possono indicare un insediamento di tipo greco.[5]
Il sito geograficamente si presta ad un insediamento umano per la facilità con cui è difendibile e per la presenza di fonti di acqua. Esso è costituito da due pianori di cui il superiore più piccolo è sede dell'acropoli nonché luogo del primo insediamento protostorico e arcaico, inoltre; il sito ha un orientamento est-ovest con un unico accesso da est.[6]
Storia
Storicamente il sito ha avuto tre momenti rilevanti:
età del Bronzo Antico (XIX-XVI secolo a.C.), della quale ci rimangono alcune tombe a grotticella del periodo del castelluccio ed una capanna circolare con suppellettili poste sul versante orientale della montagna.
dall'XI al IX secolo a.C. con la creazione di un'acropoli posta sulla cima della collina.
dall'VIII ed il VI a.C., periodo di massimo sviluppo per il centro, del quale rimangono un monumentale recinto che costeggia il margine a terrazza della collina ed una serie di edifici circolari i: sacelli, luoghi di culto. All'interno dei quali sono stati ritrovati eccezionali reperti storici tra cui l'elmo di Polizzello di fattura cretese ed una figurina fittile di un guerriero itifallico (guerriero di Polizzello).
Del V secolo a.C. sono i resti della Casa del Temenos, questo è un edificio residenziale a più ambienti.
^www.bretschneider-online.it (PDF), su bretschneider-online.it (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
^ Dario Palermo, Polizzello -, su academia.edu, p. 105.
Bibliografia
Rosalba Panvini, Carla Guzzone, Dario Palermo, Polizzello: Scavi del 2004 nell'area del santuario arcaico dell'acropoli, Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione Dipartimento dei Beni Culturali, Ambientali, dell’Educazione Permanente, dell’Architettura e dell’Arte Contemporanea, 2009, p. 84, ISBN978-88-6164-132-7.
Giuseppe Castellana, La Sicilia nel II millennio a.C., Palermo, Salvatore Sciascia Editore, ISBN88-8241-130-3.
Jean Huré, Storia della Sicilia dalle origini ai giorni nostri, Brugherio (MI), Brancato Editore, 2005, ISBN88-8031-078-X.
Salvatore Piccolo, Antiche Pietre. La cultura dei dolmen nella Preistoria della Sicilia sud-orientale, Morrone Editore, ISBN978-88-902640-7-8.
Salvatore Spoto, Sicilia antica, Roma, Newton Compton Ed., 2002, ISBN88-8289-750-8.
Sebastiano Tusa, La Sicilia nella preistoria, Palermo, Sellerio Editore, ISBN88-389-1440-0.
Giuseppe Voza, Nel segno dell'antico, Arnaldo Lombardi Editore, ISBN88-317-2606-4.