La tennista cecaMarkéta Vondroušová ha battuto in finale la tunisinaOns Jabeur con il punteggio di 6–4, 6–4,[1][2] diventando in tal modo la prima vincitrice del torneo di singolare femminile di Wimbledon ad aver ottenuto il titolo senza essere testa di serie nel tabellone principale, la prima a partecipare ad una finale nella stessa condizione dopo Billie Jean King nel torneo del 1963,[3] nonché la tennista campionessa di Wimbledon con il ranking WTA più basso da quando è stata creata tale classifica, nel 1975.[4] Con la sua vittoria, inoltre, Markéta Vondroušová è entrata per la prima volta in carriera nella Top 10 del ranking WTA.
Sia Iga Świątek che Aryna Sabalenka si trovavano, all'inizio del torneo, in lotta per la posizione n. 1 del ranking WTA. La tennista polacca è comunque riuscita a mantenere la sua posizione n. 1 dopo la sconfitta della bielorussa in semifinale (per mano della finalista Ons Jabeur).[11]
La partita tra Ekaterina Aleksandrova e Madison Brengle, valevole per il secondo turno del tabellone principale, è stata la prima partita della "Era Open" disputata nel torneo di singolare femminile di Wimbledon nella quale sono stati necessari tie-break per tutti i tre set disputati.[12] Inoltre, la partita del terzo turno tra Lesja Curenko e Ana Bogdan ha visto il maggior numero di punti disputati in un tie-break al terzo set in una partita di torneo femminile del "Grande Slam", ben 38.[13]
Questa edizione del torneo è stata l'ultima a cui ha preso parte Anett Kontaveit, tennista estone che era giunta a diventare numero 2 nel ranking alla fine del 2022, ma che dovrà ritirarsi dal tennis professionistico per un problema alla schiena.[14][15] La Kontaveit è stata eliminata al secondo turno, battuta dalla ceca Marie Bouzková.