Inizia ad andare in bici all'età di 13 anni,[senza fonte] e comincia a gareggiare tra gli Elite nel 2003 all'interno del team statunitense Jelly Belly-Carlsbad Clothing Company; nel biennio seguente è invece sotto contratto con la formazione Health Net presented by Maxxis. Coglie i primi importanti successi in Francia, in due tappe del Tour de l'Avenir, una nel 2004 e una nel 2005: queste vittorie, unitamente ad altri risultati positivi sia in Europa che in America, gli permettono di guadagnarsi un contratto da professionista con la Cofidis, squadra francese del circuito UCI ProTour, a partire dalla stagione 2006.
Nel marzo 2009, con la maglia della nuova Garmin, consegue la vittoria della quinta tappa della Tirreno-Adriatico, battendo in volata il britannico Mark Cavendish; nel maggio seguente, al Giro d'Italia, è due volte secondo, mentre in luglio al Tour de France ottiene altri due secondi posti, preceduto in entrambi i casi da Cavendish. Ad agosto si aggiudica la Vattenfall Cyclassics e tre tappe all'Eneco Tour, vestendo la maglia di leader di quest'ultima corsa per quattro giorni. In settembre riesce quindi a cogliere la prima vittoria in un grande giro, aggiudicandosi l'undicesima tappa della Vuelta a España, mentre in ottobre vince il Circuit Franco-Belge.
Ottiene le prime vittorie del 2011 al Challenge de Mallorca dove si aggiudica la gara di apertura, il Trofeo Palma de Mallorca (il cui risultato tuttavia non viene omologato dall'Unione Ciclistica Internazionale a causa della protesta dei corridori che hanno gareggiato utilizzando radioline nonostante il divieto imposto dalla stessa federazione internazionale[2]), e la seconda gara, il Trofeo Cala Millor. Dopo un successo di tappa alla Tirreno-Adriatico e il terzo posto alla Gand-Wevelgem, partecipa al Giro d'Italia ma abbandona la corsa dopo pochi giorni per la morte in gara del suo caro amico Wouter Weylandt[3]. Ritornato alle corse, in luglio vince la tappa di Redon al Tour de France – primo successo in carriera per lui alla Grande Boucle – dedicando il successo proprio all'amico scomparso[3]. Nel finale di stagione si classifica quindi decimo in volata nella prova in linea dei campionati del mondo di Copenaghen.
2012-2015: gli ultimi anni e il passaggio alla MTN
Apre la stagione 2012 con alcuni piazzamenti di tappa tra Medio Oriente ed Europa, ma senza successi (si classifica comunque secondo allo Scheldeprijs); nel prosieguo di stagione partecipa quindi sia al Giro d'Italia, con un podio di tappa, che al Tour de France. In agosto ottiene le prime vittorie di stagione facendo sue due frazioni allo USA Pro Cycling Challenge in Colorado. Nel 2013 mette a referto ancora diversi risultati positivi nelle gare di inizio stagione; a maggio vince quindi una tappa al Tour of California, cui seguono piazzamenti al Tour de Suisse, al Giro di Danimarca, all'Eneco Tour e alla Vuelta a España. Conclude l'annata con un successo parziale all'Eurométropole Tour in Belgio e con il quarto posto alla Parigi-Tours.
Nel 2014, sempre in maglia Garmin-Sharp, si piazza secondo alla Dwars door Vlaanderen e allo Scheldeprijs, e terzo nella tappa conclusiva di Brescia al Giro d'Italia. Dopo ulteriori podi parziali allo Ster ZLM Toer e all'Eurométropole Tour, in ottobre al Tour of Beijing, gara World Tour, ottiene i primi successi di stagione vincendo la terza tappa e la classifica a punti della corsa. A fine anno lascia dopo sette stagioni la squadra di Vaughters, ex Slipstream e Garmin, e si accasa, come già concordato nel settembre precedente, tra le file del team Professional sudafricano MTN-Qhubeka[1][4]. Con la nuova maglia nel 2015 partecipa alle classiche del Nord, al Tour of California e al Tour de France, ma non vince alcuna corsa.
Giunge fuori tempo massimo alla Parigi-Roubaix 2017, classificandosi a 30'49" dal vincitore Greg Van Avermaet.[5] L'11 settembre 2017, nonostante avesse un contratto anche per il 2018 con la Dimension Data, annuncia il suo ritiro dalle corse.[6]
Palmarès
2004 (Health Net presented by Maxxis, una vittoria)