Deriva dal cognomen romano Valentinus, a sua volta derivato dal nome Valente[1][2]; potrebbe trattarsi tanto di un diminutivo[1], quanto di un patronimico (avente quindi il significato "discendente di Valente", "appartenente a Valente", e simili)[4][5].
Il nome è attestato in tutta Italia, dove è sostenuto già dal Medioevo dal culto dei vari santi così chiamati, e registrando un'impennata a partire dagli anni 1920 grazie alla fama dell'attore Rodolfo Valentino; negli anni 1970 se ne registravano circa trentaduemila occorrenze[3]. Nei paesi anglofoni, nella forma Valentine, è usato occasionalmente dal XII secolo[2][4].
Onomastico
L'onomastico si festeggia generalmente il 14 febbraio in onore di san Valentino, vescovo di Terni e martire, universalmente noto come patrono degli innamorati[1][2][6][7]; lo stesso giorno si ricorda anche un omonimo prete martire a Roma, che visse un secolo prima e battezzò Santa Lucilla, nonché un corpo santo venerato a Udine[6][7]. Si ricordano con questo nome altri santi, fra i quali, alle date seguenti: