Via Belgica
Con il termine moderno via Belgica (denominata anche Via Agrippinensis) si indica[2][3] un'antica strada militare romana della Gallia Belgica, che univa Colonia Agrippina alla costa del Mare del Nord. DescrizioneLa via Belgica iniziava a Colonia come prolungamento del decumano maggiore (l'odierna Schildergasse)[4]. Quindi passava per Iuliacum (Jülich), Coriovallum (Heerlen), Trajectum ad Mosam (Maastricht) e Aduatuca Tungrorum (Tongeren). Giunta a Bagacum (Bavay), la via si divideva in due rami: un ramo portava a Gesoriacum (Boulogne-sur-Mer) e un altro passava per Cambrai e terminava a Samarobriva (Amiens). Inoltre, a Bavay la via Belgica incrociava il tratto della via Agrippa che da Lione e Reims giungeva a Tournai. Continuità del percorsoIn molti tratti, la strada si conserva ancora nelle strade di oggi. In principio, essa corrisponde alla Aachener Straße (B 55)[5], che va da Colonia a Königsdorf. All'incrocio con la Bonnstraße, il percorso è interrotto ed è ora frammentato fra le vie di Königsdorf Bergstraße, Hohlweg e Dechant-Hansen-Allee. Dopo il parco della Villa Pauli raggiunge la Königsdorfer Wald (foresta di Königsdorf) presso il "Klingelpütz"[6]. Più oltre, segue la Rote-Kreuz-Straße[7] e la strada Im Rauland[8] a Bergheim-Quadrath-Ichendorf; inoltre, sembra che la strada sia stata rispettata dalla costruzione dell'impianto di trattamento delle acque reflue di Quadrath-Ichendorf, perché il recinto del lato sud non corrisponde alle mappe corrisponde, ma segue invece il percorso della Via Belgica. Segue poi come Römerstraße a Bergheim-Thorr[9] e Elsdorf-Grouven[10], come Feldweg tra Grouven e Elsdorf e come Köln-Aachener-Straße[11] a Elsdorf. Nel prosieguo del percorso incontra l'odierna Tagebau Hambach (cava di Hambach). Prima che si scavasse questa cava profonda circa 400 m, la strada poté essere indagata archeologicamente. Si è così evidenziato che la strada era costituita da 12 strati sovrapposti. Il percorso continua quindi come Kölner Landstraße[12] e Römerstraße[13] da Jülich-Stetternich a Jülich. Dopo Jülich il percorso non prosegue più in corrispondenza di strade attuali. Presso Baesweiler ne è stato scavato un tratto. Presso Rimburg, oggi un quartiere di Übach-Palenberg, attraversa il fiume Wurm, che costituisce il confine tra Germania e Paesi Bassi. Tracce archeologiche della stradaAnche oggi lungo la strada romana si trovano ancora reperti; così, nel 2008, un cittadino rinvenne a ovest di Koslar un frammento di una pietra miliare del III/IV secolo d.C. recante l'iscrizione FILIO, che può riferirsi al Filio Augusti ("figlio dell'imperatore"). Il frammento è ora conservato nel Rheinisches Landesmuseum Bonn e esposto come esempio di impegno civile.
Note
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