Boston Braves (1932) Boston Redskins (1933–1936) Washington Redskins (1937–2019) Washington Football Team (2020–2021) Washington Commanders (2022-presente)
La squadra ha disputato più di mille partite dal 1932 e ha vinto cinque titoli di campioni (due pre-fusione e tre Super Bowl). Inoltre ha vinto tredici titoli di division e sei di conference[1].
Il logo e il nome Redskins hanno attirato diverse controversie nel corso della storia, venendo ritenuto offensivo da molti verso i nativi americani. All'alba delle proteste per la morte di George Floyd nel 2020, la squadra annunciò il ritiro del nome Redskins che sarebbe stato sostituito successivamente, mentre per quella stagione e la successiva sarebbe temporaneamente stata chiamata Washington Football Team.[2] Il 2 febbraio 2022 la squadra comunica ufficialmente la nuova denominazione, ovvero quella di Washington Commanders.
Al 2024, secondo la rivista Forbes, il valore dei Commanders è di circa 6,3 miliardi di dollari, decimi tra le franchigie della NFL.[3] Detiene il record NFL per avere fatto registrare il maggior numero di presenze stagionali consecutive, nove.
La squadra nacque come Boston Braves, con base a Boston, Massachusetts, nel 1932. L'anno seguente cambiarono il loro nome in Boston Redskins e si trasferirono a Washington. nel 1937. La franchigia ha disputato più di mille partite nella NFL dalla fondazione a oggi, vincendo cinque titoli (due prima della fusione tra NFL e AFL e tre Super Bowl). Inoltre la squadra ha vinto 13 titoli di division e sei titoli di conference.
I Redskins hanno avuto anche periodi negativi nella loro storia. Il peggiore fu quello tra il 1946 e il 1970, quando la squadra non raggiunse mai i playoff. Tra il 1956 e il 1968 inoltre non ebbero mai una stagione con un saldo positivo di vittorie. Dal 1992, i Redskins hanno raggiunto solo cinque volte i playoff, l'ultima delle quali nel 2015.
Essendo la NFC East casa di franchigie storiche ed essendo cambiata poco nel corso degli anni, i Commanders mantengono rivalità accese con i New York Giants, i Philadelphia Eagles e, soprattutto, con i Dallas Cowboys. Molte fonti sportive si riferiscono alla rivalità con i Cowboys come la più sentita di tutta la lega e una delle più accese nello sport mondiale.
Dallas Cowboys
Definita dalla rivista Sports Illustrated come la più accesa rivalità nella NFL e una delle più sentite nel mondo dello sport[4], la rivalità tra i Cowboys e i Redskins decollò fin da subito. Alcune fonti dicono sia nata prima ancora della nascita dei Cowboys, in seguito a dissapori tra George Preston Marshall, proprietario dei capitolini, e Clint Murchison Jr., imprenditore e fondatore della squadra texana. Il motivo sarebbe da ricercarsi nei piani di Marshall di mettere le mani sul bacino di tifosi provenienti dagli stati del sud, dove, fino alla fondazione dei Cowboys, non esistevano squadre di football professionistiche (per ingraziarsi ancora di più il pubblico abituato alla segregazione, non mise sotto contratto nessun giocatore afro-americano fino al 1962)[5]. Redskins e Cowboys erano tra le franchigie più competitive a cavallo tra gli anni '70 e '80 e le prestazioni sul campo contribuirono al nascere di una forte antipatia tra le due franchigie. Negli anni 2000 e 2010 entrambe le compagini hanno avuto una flessione nei risultati, ma questo non ha alterato l'intensità e la durezza nelle partite disputate.
New York Giants
Quella tra Redskins e Giants è la più antica rivalità della NFC East, risalente al 1932, e sebbene non così accesa come le rivalità rispettivamente con i Cowboys e gli Eagles, era considerata dallo storico proprietario dei Giants Wellington Mara la rivalità più "autentica" della division. La reciproca antipatia deriva anche dalla rivalità tra New York (primo centro del paese per popolazione e principale piazza economica) e Washington, D.C. (capitale federale degli Stati Uniti e primo centro politico del paese). La rivalità, dopo una forte ascesa negli anni '70 e '80, si è leggermente placata, anche se dal 2010 i rapporti fra le franchigie e i loro tifosi hanno ripreso a inasprirsi.
Philadelphia Eagles
I continui incontri tra le squadre e la relativa vicinanza tra Philadelphia e Washington D.C. (si veda anche la rivalità in NHL tra i Flyers e i Capitals) hanno portato al nascere di una rivalità tra i Redskins e gli Eagles. Le partite tra le due squadre sono spesso molto dure e cariche di tensione, fino ad arrivare a casi come il cosiddetto Body Bag Game, quando nel 1990 in una partita al Veterans Stadium di Philadelphia 9 giocatori dei Redskins furono costretti a lasciare il campo infortunati a causa del gioco duro imposto dagli Eagles.
Dopo il ritiro del numero di Baugh, la politica dei Commanders fu quella di non ritirare i numeri di maglia fino all'annuncio del 20 giugno 2020 che sarebbe stato ritirato anche il numero 49 di Bobby Mitchell. Il terzo fu il numero 28 di Darrell Green nel 2024.[6] Tuttavia, altri numeri sono ritirati non ufficialmente e generalmente non assegnati a nuovi giocatori. I seguenti numeri, appartenuti a grandi giocatori dei Commanders del passato, appartengono a questa categoria.
Il numero 21 di Sean Taylor non è più stato assegnato dalla sua morte nella stagione 2007 ma è sconosciuto se sia da considerare "ritirato non ufficialmente". Diverse petizioni sono state promosse dai tifosi perché il numero venga ritirato ufficialmente. Il free agent O.J. Atogwe che firmò coi Redskins e aveva sempre portato il 21 per tutta la propria carriera, scelse di passare al numero 20 in segno di rispetto verso Taylor.
Per celebrare il 70º anniversario dei Redskins, il 13 giugno 2002, un comitato scelse i 70 membri più rappresentativi della ricca storia della franchigia. Essi furono onorati con una cerimonia a metà gara nella vittoria dei Redskins 26–21 sugli Indianapolis Colts. Il 24 agosto 2012, in occasione dell'ottantesimo anniversario, altre dieci persone furono aggiunte alla lista.
Il primo ruolo è il principale mentre gli eventuali successivi indicano i ruoli secondari.
(IR) sta per Injured Reserve ed indica la lista ristretta per un solo giocatore infortunato che può tornare ad allenarsi dopo la settimana 6 e a rientrare in prima squadra dopo che questa ha giocato 8 partite.
(NF-Inj.) / (NF-Ill.) stanno rispettivamente per Non-Football Injured e Non-Football Illness ed indicano le liste dove viene inserito un giocatore che ha un infortunio o una malattia non dipendente dal football americano.
(PUP) sta per Physically Unable to Perform ed indica la lista dove viene inserito un giocatore mentre è in attesa di recuperare la condizione fisica. Nella stagione regolare dopo la sesta partita giocata dalla propria squadra, il giocatore ha tempo tre settimane per riprendere ad allenarsi, più tre settimane aggiuntive dal suo rientro agli allenamenti per rientrare in prima squadra.
Staff
Allenatori
Legenda
PA
Partite allenate
V
Vittorie
S
Sconfitte
P
Pareggio
V%
Percentuale di vittorie
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Commanders
Precedentemente noti come Boston Braves, Boston Redskins, Washington Redskins e Washington Football Team • Fondati 1932 • Giocano a Landover • Quartier generale ad Ashburn