Aci Castello
Aci Castello (Casteḍḍu [di Jaci] in siciliano), anticamente Castel d’Aci[4][5], è un comune italiano di 17 834 abitanti[1] della città metropolitana di Catania in Sicilia. StoriaSi narra che Aci Castello e le altre Aci traggano la propria origine da Xiphonia, misteriosa città greca scomparsa, probabilmente oggi in comune di Aci Catena. I poeti Virgilio e Ovidio fecero nascere il mito della fondazione dalla storia d'amore tra una ninfa chiamata Galatea ed un pastorello chiamato Aci, ma anche dal ciclope Polifemo (a sua volta innamorato della bellissima Galatea). In epoca romana esisteva una città chiamata Akis, che partecipò alle guerre puniche. Nel medioevo normanno è nota come Jachium; i normanni edificarono il castello noto con il nome di Castello di Aci. Di questo periodo è la fondazione del Santuario di Valverde. La storia di Aci Castello sarà praticamente condivisa fino al XVII secolo con quella degli altri casali del territorio di Aci a cui si può far riferimento. Sotto il dominio spagnolo, nel XVII secolo, il notevole sviluppo economico di Aquilia Nuova (Acireale) causò contrasti e rivalità con gli altri casali che chiedevano l'autonomia amministrativa. Vi sarà quindi la separazione dei casali di Aci. Nacquero: Aci Bonaccorsi (1652), Aci Castello (1647), Aci San Filippo ed Aci Sant'Antonio (1628) (comprendente anche Aci Valverde, Aci Santa Lucia e Aci Catena). Nel XIX secolo, nell'allora borgo marinaro di Aci Trezza, lo scrittore Giovanni Verga ambientò il romanzo I Malavoglia. SimboliLo stemma e il gonfalone del comune di Aci Castello sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 aprile 2014.[6] «Stemma di cielo, al castello torricellato di tre, di argento, murato di nero, le torri merlate ognuna di tre alla guelfa, chiuso di nero, finestrato di due in fascia dello stesso, fondato sulla campagna di azzurro, mareggiata di argento, esso castello posto a destra, accompagnato a sinistra da tre faraglioni di argento, posti uno accanto all'altro, fondati sulla campagna; il faraglione centrale sostenente il leone d'oro, allumato e linguato di rosso, afferrante con le zampe anteriori l'asta di nero della bandiera svolazzante a sinistra, di rosso crociata d'oro. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, ACENSIUM FECUNDA PARENS. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di rosso. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture militari
Siti archeologici
Aree naturali
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[7] Infrastrutture e trasportiIl comune è attraversato dalla strada statale 114 Orientale Sicula. I collegamenti con Catania sono garantiti da un'autolinea AMTS. Dal 1915 al 1934 la località era servita dalla tranvia Catania-Acireale. La stazione ferroviaria di Cannizzaro è in attesa dell'attivazione dei nuovi orari del passante ferroviario metropolitano. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Altre informazioni amministrativeIl comune di Aci Castello fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.8 (Piana di Catania)[9]. SportLo Sporting Club Pallanuoto Acicastello partecipa al campionato di Serie A2 Girone Sud. La Sistemia Lct (già Saturnia Acicastello) milita nella Serie A2 di pallavolo maschile. L'Acicastello Beach Soccer ha militato nella Serie A di calcio da spiaggia. È inoltre presente la formazione dello Sporting Acicastello che milita nel campionato calcistico di Terza Categoria. Note
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