“Comandante di squadra mortai da 45, durante il ripiegamento dal Don, dimostrava eccezionale fermezza d’animo tenendo salda ed efficiente la sua squadra alla testa della quale partecipava con leggendario valore a ripetuti duri combattimenti svoltosi durante dieci giorni di ripiegamento. Nel corso di violenta offensiva, avendo mantenuta in piena efficienza la sua squadra recuperando armi e munizioni abbandonate, poteva opporre con rinnovato ardore tenace resistenza e reagire con audaci contrassalti. Ferito, durante una carica di cavalleria che travolgeva le nostre linee, rifiutava il soccorso dei superstiti, li incitava a battersi ad oltranza, alla salvezza preferiva dividere da forte la sorte dei compagni feriti rimasti nella gelida steppa. Mirabile esempio di assoluta dedizione al dovere e di stoica fermezza”.
Dopo il varo la nave è stata trasferita presso lo stabilimento Fincantieri del Muggiano per completare l'allestimento, e dopo il completamento delle prove in mare, nave Alpino è stata ufficialmente consegnata alla Marina Militare il 30 settembre 2016 dopo una cerimonia svolta presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano alla Spezia; la fregata costituisce la quinta unità italiana del programma FREMM e la quarta nonché ultima unità della serie in configurazione anti-sommergibile[1][2]
Nome
La nave intitolata all'omonimo corpo militare, specialità dell'Arma di Fanteria, ed è la quarta unità navale italiana a portare questo nome nella storia della marineria italiana.
Il secondo Alpino era un cacciatorpediniereClasse Soldati in servizio nella Regia Marina dal 1938 al 1943, che nel corso della seconda guerra mondiale ha preso parte a numerose battaglie avendo sempre la meglio sul nemico, tra cui le lbattaglie di Punta Stilo e di Capo Matapan, che venne affondata mentre era ormeggiata nel porto della Spezia dopo essere stata colpita da una bomba lanciata da uno dei 170 velivoli inglesi che nella notte tra il 18 e 19 aprile 1943 effettuarono un bombardamento a tappeto sulla città della Spezia.
La terza unità a portare il nome Alpino è stata una fregata costruita nei Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso in servizio nella Marina Militare dal 1967 al 2006. Inizialmente costruita con il nome, “Circe”, nel corso della sua costruzione venne ribattezzata Alpino ed è stata la prima nave a stabilire un record di permanenza in mare nel 1973, quando partita dall’Italia, ha raggiunto il mar di Labrador con una navigazione ininterrotta di 496 ore nel corso delle quali ha percorso 7315 miglia. Nel 1996, dopo un periodo di significative lavorazioni e modifiche, è stata riclassificata in nave di Comando e Supporto alle forze di Contromisure mine ed ebbe in seguito nel 1998 assegnato il nuovo distintivo ottico A 5384 in sostituzione del precedente F 580, effettuando il suo ultimo ammaina bandiera il 31 marzo 2006.
Motto
Il motto della nave è “Di qui non si passa”, che è anche il motto delle penne nere, venne coniato dal generale Luigi Pelloux, primo ispettore generale del Corpo degli alpini, il 18 ottobre 1888, durante una parata militare a Roma. In quella occasione, mentre le truppe sfilavano in parata davanti al Re d'Italia ed all'Imperatore di Germania, il Generale Pelloux concluse un discorso dicendo: "essi simboleggiano quasi, all'estrema frontiera, alle porte d'Italia, un baluardo sul cui fronte sta scritto 'Di qui non si passa'"