FAN Force d'action navale FSM Forces sous-marines AVIAAéronautique navale FORFUSCOFusiliers et commandos Gendarmerie maritime BMPM Marins-pompiers SLM Service logistique de la Marine SSF Service de soutien de la flotte SHOM Service hydrographique et océanographique
La sua flotta è composta da un centinaio di navi di superficie (comprendendo anche il naviglio secondario come navi cisterna e rimorchiatori), tra cui una portaerei a propulsione nucleare (unica marinaeuropea a possederne una), e da dieci sottomarini nucleari, di cui quattro armati con SLBM.
Nel 2014 essa impiegava 39.300 uomini (36.500 militari e 2.800 civili)[1] reclutati per concorso. I suoi ufficiali sono formati all'École navale a Lanvéoc, dove si accede per concorso dopo due anni di preparazione.
Il motto della Marine nationale, stampato con lettere bianche su fondo blu e presente su tutte le unità della sua flotta, è: « Honneur, Patrie, Valeur, Discipline » (Onore, Patria, Valore, Disciplina) e questo motto non è mai cambiato dai tempi della Marine royale.
È familiarmente chiamata « La Royale », forse perché prima di essere imperiale o nazionale, era reale o ancora perché l'antico Ministero della Marina (dove aveva sede lo Stato maggiore della Marina fino al 2016) era situato al numero 2 di rue Royale a Parigi, o infine per distinguerla da « La Marchande ».
La Marine royale vide un periodo brillante ai suoi inizi, grazie all'impulso dato da Richelieu (poté sconfiggere la marina spagnola nel Mediterraneo durante la guerra dei trent'anni) negli anni 1630 e 1640. Ma il vero sviluppo avvenne sotto il regno di Luigi XIV, grazie all'azione del suo ministro Colbert a partire dagli anni 1660 che la riorganizzò completamente e gli diede gli strumenti per poter combattere contro le marine olandesi e inglesi e difendere gli interessi coloniali del paese. Dagli anni 1670, per la prima volta la marina francese poteva schierare più di cento navi, come le marine inglesi ed olandesi. Ma con l'accumularsi di guerre terrestri sul continente, il periodo della Régence e il regno di Luigi XV non videro la continuazione degli sforzi dei periodi precedenti, il paese dedicando la maggior parte delle sue spese militari per l'esercito di terra, e la marina reale progressivamente non poté più competere con quella britannica.
L'azione del ministro Choiseul per rinnovare la marina dopo la guerra dei sette anni diede un nuovo impulso alla Marine royale che partecipò efficacemente alla guerra d'indipendenza delle tredici colonie americane dalla Gran Bretagna con per esempio la battaglia di Chesapeake. Durante la Rivoluzione francese, cambiò nome per diventare la Marine de la République. Una delle conseguenze di questo cambiamento fu la radiazione dalla marina di numerosi ufficiali, rimasti leali al Re, e quindi un calo importante nella qualità dell'istituzione e nella sua efficienza. Nelle guerre immediatamente successive alla sua creazione, quelle napoleoniche, la Marine fu ampiamente surclassata dalla Royal Navy britannica, che le inflisse pesanti sconfitte (Trafalgar) e dominò i mari e gli oceani per tutto il periodo napoleonico. Napoleone non fornì mai le attenzioni e i finanziamenti necessari alla sua marina di guerra, che rimase sempre indietro rispetto alla sua Grande Armata.
L'Ottocento corrispose a un periodo di riarmamento e ammodernamento della flotta, che divenne lo strumento principale dell'espansionismo coloniale francese. La flotta francese tornò ad essere la seconda più potente al mondo dopo quella britannica.
Nel 1870, anno della proclamazione della Terza Repubblica, la marina francese assunse il nome di Marine nationale.
La Marine nationale non prese parte a guerre rilevanti sul piano navale, limitandosi a sostenere l'imperialismo coloniale francese, fino alla prima guerra mondiale, dove aiutò la Royal Navy a contenere la Kaiserliche Marine tedesca nell'Atlantico, mentre nel Mediterraneo poté disimpegnarsi in quanto la Regia Marina italiana era più che sufficiente contro la piccola flotta austriaca. Partecipò comunque ad azioni nel Mediterraneo Orientale contro la flotta ottomana e come sostegno allo sbarco di Gallipoli. Nel dopoguerra, la Conferenza navale di Washington limitò il potere navale francese, equiparandolo a quello italiano e ponendolo molto al di sotto di quello statunitense, inglese e giapponese.
Durante la seconda guerra mondiale la storia della Marine nationale fu travagliata. Prima dell'inizio della guerra, essa era la 4ª marina militare mondiale e tra le più moderne (la maggior parte della flotta era stata messa in servizio dopo il 1926; essa constava di 176 navi militari principali per un tonnellaggio di 554 442 tonnellate a cui si aggiungevano altre 117 navi più piccole o ausiliarie per un tonnellaggio di 240 000 tonnellate.
Durante la strana guerra e poi la campagna di Francia, essa fu poco utilizzata e, dopo la resa del giugno 1940 della Francia alla Germania nazista, passò sotto l'"Etat français" (ovvero la Francia di Vichy) e teoricamente uscì dalla guerra.
All'epoca la flotta era rimasta quasi completamente intatta, avendo partecipato a poche campagne militari. Ma gli inglesi temettero che la flotta francese fosse incorporata alla Regia Marina o alla Kriegsmarine, pertanto tentarono di giocare d'anticipo (Operazione Catapult) e tentarono di far approdare in porti inglesi il maggior numero possibile di navi da battaglia francesi per continuare ad usarle nel conflitto, atto che portò a varie situazioni di tensione, perfino con affondamenti da parte britannica di navi francesi il 3 luglio 1940.
Già dagli anni cinquanta cominciano i primi programmi navali per la ricostruzione della flotta con navi e sottomarini di produzione francese.
Gli escorteurs
Uno dei primi programmi navali prevede la costruzione di una flotta di navi di superficie, la denominazione adottata per queste navi è escorteur (che letteralmente significa [nave] che scorta)[6]. Il termine escorteur sostituirà nella terminologia navale francese i precedenti termini di destroyer, contre-torpilleur e torpilleur, che saranno definitivamente abbandonati. In seguito anche il termine escorteur sarà abbandonato, negli anni settanta, a profitto dei termini fregata, avviso e pattugliatore.
L'ingresso della Francia nella NATO e l'adozione del pennant number permette di classificare e comparare, con le altre marine militari, le differenti classi di navi francesi, a prescindere dalla denominazione specifica data dalla Marine nationale.
Gli escorteurs saranno declinati in 4 versioni:
Gli escorteurs rapides furono dismessi tra il 1975 e il 1985 e sostituiti dalle fregates de 2ème rang[8] della classe Floréal e della classe La Fayette a partire dagli anni novanta.
Gli avisos escorteurs furono dismessi tra il 1988 e il 1996 e sostituiti dagli avvisi della classe d'Estienne d'Orves a partire dagli anni settanta.
Gli escorteurs côtiers furono dismessi tra il 1975 e il 1983.
La Dixmude, 1945-1949, è la seconda portaerei, si trattava di una portaerei di scorta britannica della classe Avenger da 13.000t, la HMS Biter (D97); era capace di accogliere 16 aerei.
La Arromanches, 1946-1978, è la terza portaerei, si trattava di una portaerei leggera britannica della classe Colossus da 14.000t, la HMS Colossus (R15) costruita nel 1944; era capace di accogliere 26 aerei[12].
La La Fayette, 1951-1962, è la quarta portaerei, si trattava di una portaerei leggera statunitense della classe Independence da 11.000t, la USS Langley (CVL-27) costruita nel 1944; era capace di accogliere 26 aerei[13].
La Bois Belleau, 1953-1959, è la quinta portaerei, si trattava di una portaerei leggera statunitense della classe Independence da 11.000t, la USS Belleau Wood (CVL-24) costruita nel 1943; era capace di accogliere 26 aerei[14].
La Clemenceau, 1961-1997, è la sesta portaerei, si trattava della prima portaerei francese, costruita a Brest, della classe Clemenceau da 24.000t; era capace di accogliere 36 aerei[15].
La Charles de Gaulle, 2001-in servizio, è l'ottava portaerei, si tratta della prima portaerei francese a propulsione nucleare, costruita a Brest da 42.000t; è capace di accogliere 40 aerei.
Nel periodo tra l'inizio degli anni 50 e la fine degli anni 80, la Marine Nationale disponeva contemporaneamente di 3 portaerei, dalla dismissione della Clemenceau nel 1997, la Francia dispone di un'unica portaerei in servizio, Foch, fino al 2000, e la Charles de Gaulle, dal 2001.
Tra i progetti di portaerei rimasti incompiuti:
la classe Joffre, una classe di due portaerei (Joffre e Painlevé) iniziate nel 1938 e abbandonate nel 1940.
la classe Clemenceau, un progetto di una portaerei iniziato nel 1947 e abbandonato nel 1949.
la Verdun, un progetto di una portaerei abbandonato nel 1961, essa doveva essere la terza portaerei, a complemento delle due della classe Clemenceau, specificamente concepita per imbarcare l'arma nucleare.
la PA 2 (nome provvisorio Porte-Avions 2), una superportaerei per dotare la Francia di una seconda portaerei; il progetto, dapprima sospeso nel 2009 è stato poi cancellato nel 2013.
Al termine della seconda guerra mondiale la Francia si ritrovava quasi completamente sprovvista di sottomarini e con un sensibile gap tecnologico da colmare. L'occupazione tedesca aveva impedito qualsiasi attività di sviluppo nel settore e le principali infrastrutture risultavano pressoché distrutte.
Ciò nonostante, l'impegno francese per recuperare il divario rispetto alle altre superpotenze fu estremamente efficace e già nei primi anni cinquanta era iniziato lo sviluppo di unità dotate di propulsione nucleare privilegiando, contrariamente ad altri paesi, gli SSBN rispetto agli SSN, il primo sottomarino nuclearesperimentale fu il Gymnote (negli anni sessanta)[18]. Nel 1971 entrò in servizio la prima unità nucleare della classe Le Redoutable[19], composta complessivamente da 6 unità[20], sostituite solo a partire dal 1997 dai sottomarini della classe Le Triomphant. Contrariamente alla Royal Navy la Marine nationale non equipaggiò i propri SSBN con missili di fabbricazione statunitense ma sviluppò un proprio sistema d'arma (missili M1, M2, M20, M4, M45 e M51). A partire dal 1983 gli SSBN francesi furono affiancati dagli SSN della Rubis[21] che a partire dal 2017 saranno sostituiti dagli SSN della Suffren.
Nel 1951 l'impostazione del primo sottomarino in Francia dopo la seconda guerra mondiale; nel 1954 iniziò la costruzione della prima unità della classe Narval, una classe di SSK composta da 6 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1959 e l'ultima fu disarmata nel 1986[22].
Nel 1957 iniziò la costruzione della prima unità della classe Aréthuse, una classe di SSK composta da 4 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1959 e l'ultima fu disarmata nel 1981[23].
Nel 1959 iniziò la costruzione della prima unità della Classe Daphné, una classe di SSK composta da 11 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1964 e l'ultima fu disarmata nel 1997[24].
Nel 1969 iniziò la costruzione della prima unità nucleare della classe Le Redoutable, una classe di SSBN composta da 6 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1971 e l'ultima fu disarmata nel 2008[25].
Nel 1974 iniziò la costruzione della prima unità della classe Agosta, una classe di SSK composta da 4 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1977 e l'ultima fu disarmata nel 1991[26].
Nel 1976 iniziò la costruzione della prima unità della classe Rubis, una classe di SSN composta da 6 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1983 e, al 2017, risultano tutti ancora in servizio attivo[27].
Nel 1994 iniziò la costruzione della prima unità della classe Le Triomphant, una classe di SSBN composta da 4 sottomarini, la prima unità entrò in servizio nel 1997 e, al 2017, risultano tutti ancora in servizio attivo[28].
Nel 2007 è iniziata la costruzione della prima unità della classe Suffren, una classe di SSN composta da 6 sottomarini, la prima unità è entrata in servizio nel 2019[29][30].
La Francia, includendo anche l'oltremare, ha 7.000 km di coste e più di 11 milioni di km² di zona economica esclusiva e la Marine nationale ha il compito di controllare questo spazio nelle sue tre dimensioni (sotto il mare, sul mare e sopra il mare).
Funzioni strategiche
La Marine nationale contribuisce alla strategia di difesa della Francia che è organizzata su 5 funzioni strategiche[32]:
La conoscenza e l'anticipazione
La dissuasione
Essa è strettamente difensiva e consiste nel far temere, a chiunque volesse attentare agli interessi vitali della Francia, una risposta assoluta con armi nucleari.
La protezione
Essa è generalmente effettuata attraverso l'Action de l'État en mer[33].
La prevenzione
L'intervenzione
Essa è generalmente effettuata attraverso missioni non permanenti, in particolare le opérations extérieures «opex».
Missioni e operazioni della Marine
Nello specifico, per la Marine nationale si tratta di condurre:
Missioni permanenti
Dissuasione
Conoscenza e anticipazione
Prevenzione (pre-posizionamento)
Postura permanente di salvaguardia marittima (PPSM)[33] (Défense maritime du territoire (DMT) e Action de l'État en mer (AEM))
Missioni non permanenti
Operazioni di gestione di crisi
Operazioni di coercizione maggiore
Organizzazione
La Marine nationale è costituita di reparti ripartiti tra:[34]
Per eseguire le sue attribuzioni organiche il suo ruolo di consigliere del Capo di Stato Maggiore delle Armate (CEMA), il Capo di Stato Maggiore della Marina (CEMM), assistito dal Major général de la Marine (MGM) dispone dello Stato Maggiore della Marina (EMM), incaricato di definire e far applicare la politica generale della Marine.
Il comando degli elementi della Marine si esercita attraverso due canali distinti: il comando operativo, incaricato della condotta dell'azione militare, e il comando organico, incaricato della preparazione delle forze[35].
Comandi operativi
I comandi operativi sono organizzati in diverse zone marittime (e 3 prefetture marittime) che assumono il controllo operativo delle forze navali impiegate nella loro zona di competenza[36][37].
La catena di comando organico, posta sotto l'autorità del Capo di Stato Maggiore della Marina (CEMM), è responsabile della preparazione delle forze navali per le loro missioni e anche della disponibilità di attrezzature e formazione. Comprende quattro grandi forze organiche: FAN, FOST, AVIA e FORFUSCO.[42]
Queste quattro grandi forze organiche corrispondono alle principali componenti della Marine[35]:
La Marine nationale è organizzata in 6 componenti o forze[43]:
Force d'action navale (FAN)
La Forza d'azione navale (Force d'action navale – FAN) comprende le forze di superficie. Essa comprende circa 10.500 marinai e 90 navi. Fornisce la maggior parte del contributo della marina alle missioni di prevenzione e di proiezione. Essa è posta sotto il comando di un vice-amiral d'escadre (ALFAN).
Si compone di sette grandi categorie di navi di superficie[44]:
Le Forze sottomarine (Forces sous-marines – FSM) sono una delle quattro principali componenti della marina francese, questa forza comprende tutti i sottomarini francesi ed è composta da 4.000 marinai. L'insieme delle forze sottomarine sono poste sotto il comando del vice-amiral d'escadre comandante la FOST (ALFOST), il cui stato maggiore è situato nel castello di Brest. Ciascuno dei dieci sottomarini francesi ha due equipaggi (chiamati «Bleu» e «Rouge») per consentire il dispiegamento in mare 200 giorni all'anno.
Le forze sottomarine sono un comando organico e sono composte da:
La Forza marittima dei fucilieri di marina e dei commando (Force maritime des fusiliers marins et commandos – FORFUSCO[46]) sono delle forze speciali di fanteria di marina composte di fucilieri di marina e commando (fusiliers marins et commandos marine). Il FORFUSCO ha sede a Lorient, consta di 2.300 uomini (militari e civili), ripartiti in 18 unità dislocate su 10 siti in Francia ed è sotto il comando di un contre-amiral (ALFUSCO). Questa forza partecipa a operazioni di terra dal mare, a interventi in mare in missioni di soccorso, a operazioni di forze speciali, a protezione di siti sensibili.
i commandos marine sono spesso utilizzati sotto l'autorità del Comando delle operazioni speciali (COS), constano di 650 marinai, ripartiti in 7 commando specializzati, 5 di combattimento e 2 di appoggio basati a Lorient (tranne Hubert basato a Tolone):
La gendarmeria marittima (Gendarmerie maritime) è una formazione specialistica della Gendarmerie nationale ed è impiegata sotto l'autorità del Capo di Stato Maggiore della Marina[47][48]. Essa è comandata da un général de division (equivalente a vice-amiral) e si compone di 1.100 uomini e una trentina di pattugliatori e vedette basati in diversi porti della Métropole dell'Outre-mer. Essa svolge:
missioni di soccorso e di polizia marittima generale nelle acque territoriali e nella ZEE, sotto l'autorità del prefetto marittimo;
missioni di polizia giudiziaria, sotto l'autorità del procuratore;
missioni di protezione degli impianti della Marine nationale a terra.
Marins-pompiers (BMPM)
Il battaglione dei pompieri marini di Marsiglia (Bataillon de marins-pompiers de Marseille – BMPM[49][50]) è un'unità atipica della Marine nationale ed è comandato da un viceammiraglio. Fuori bilancio, perché finanziata dal comune di Marsiglia è l'unica unità militare sotto l'autorità di un sindaco. Il BMPM è responsabile, sotto la direzione e gli ordini del sindaco di Marsiglia di soccorso tanto contro gli incendi tanto contro pericoli di ogni genere che minacciano la sicurezza pubblica sul territorio del comune, nei porti di Marsiglia e nell'aeroporto di Marsiglia Provenza. Con una forza lavoro di 2.400 persone (di cui 4% delle donne), il BMPM è numericamente la più ampia unità operativa della Marine nationale. Il BMPM ha condotto nel 2008 quasi 120.000 operazioni dei quali più di due terzi di soccorso a vittime.
Sostegno delle forze
La Marine nationale dispone anche di diversi servizi di sostegno delle forze[51]:
Service logistique de la Marine (SLM)
Il Servizio logistico della Marina (Service logistique de la Marine – SLM) è un servizio costituito in seguito ad una ristrutturazione delle forze armate il 1º gennaio 2010 per raggruppare tutte le attività logistiche e tecniche relative agli arsenali militari (AMF) e al servizio di commissariato marittimo (SCM).
Service de soutien de la flotte (SSF)
Il Servizio di supporto della flotta (Service de soutien de la flotte – SSF[52]), creato nel giugno 2000 e composto da 800 uomini, si occupa dell'efficienza e del mantenimento in condizione operativa (MCO) delle unità (navi e sottomarini) della Marine nationale, nonché dei rapporti con le industrie navali.
Service hydrographique et océanographique (SHOM)
Il Servizio idrografico e oceanografico della Marina (Service hydrographique et océanographique de la Marine – SHOM[53]) è un ente pubblico amministrativo (EPA), posto sotto la tutela del Ministero della Difesa francese; esso fu creato nel 1971 e dal 2007 è un EPA, la sede è a Brest, impiega più di 500 persone (esclusi gli equipaggi delle navi) ed ha a disposizione 5 navi (2 delle quali congiuntamentente con l'Ifremer).
Lo SHOM è l'erede del primo servizio cartografico ufficiale al mondo (1720, data di creazione del Dépôt des cartes et plans de la Marine)[54].
Lo SHOM svolge 3 attività primordiali:
^Forces de surface, sur le site defense.gouv.fr du 14 aout 2013, consulté le 25 décembre 2014
^(FR) L'hymne de la Marine, su defense.gouv.fr, 28 settembre 2011. URL consultato il 17 gennaio 2017 (archiviato il 17 gennaio 2017). (FR) Un hymne pour la Marine, su defense.gouv.fr, 14 novembre 2011. URL consultato il 17 gennaio 2017 (archiviato il 17 gennaio 2017).
^L'Escorteur non è il cacciatorpediniere di scorta, che in francese si traduce in destroyer d'escorte; escorteur è un termine generale per indicare una nave incaricata della protezione delle altre navi, dei convogli e delle comunicazioni marittime.
^abcdeNella Marina francese il termine fregata designa attualmente due tipi di navi: le frégates de second rang cioè le fregatevere e proprie e gli Avisos (navi simili a corvette) contraddistinte dal pennant numberF (navi più piccole, leggere, furtive, di sorveglianza) e le frégates de premier rang cioè i cacciatorpediniere contraddistinti dal pennant numberD (navi più grandi, da difesa aerea, antiaerea, anti-sottomarino).
^(FR) L'histoire des porte-avions, su defense.gouv.fr, 17 agosto 2011. URL consultato il 18 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012).
^(FR) Les préfectures maritimes, su defense.gouv.fr, 9 febbraio 2015. URL consultato il 26 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
^abcdIl pattugliatore di servizio pubblico è una nave che svolge la funzione di guardia costiera nell'ambito delle missioni de l'Action de l'État en mer (AEM) e ha una livrea specifica consistente in una banda diagonale tricolore. Tutte le navi (comprese quelle in affitto) che portano la livrea AEM partecipano a l'Action de l'État en mer. L'Action de l'État en mer (AEM) comprende tutte quelle missioni in mare rilevanti dello Stato, escluse quelle legate alla difesa nazionale, e svolte dalla Marine nationale, dalla Gendarmerie maritime, dagli Affaires maritimes, dalla Garde-Côtes des douanes françaises, ect. Vedi anche (FR) Service public : Le marquage AEM, su netmarine.net.
^(FR) FAN - Forces Armées aux Antilles, su forcesarmeesauxantilles.fr. URL consultato il 15 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
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