Il nome Bardello potrebbe avere due origini, la prima ipotesi è stata formulata dal linguista Dante Olivieri che sosteneva che il nome del paese derivasse dal latinoBardellum, quindi Bardo. La seconda ipotesi venne formulata da Luigi Brambilla che dichiarò che il nome Bardello derivasse dalla lingua celticabar ("monte") e dello ("piccolo").
Storia
Le prime tracce di civiltà nella zona di Bardello risalgono al Neolitico Inferiore (seconda metà del quinto millennio). Questa scoperta è stata effettuata grazie ai resti delle palafitte rinvenuti nella zona del lago. La città di Bardello era popolata anche in epoca romana, ciò è attestato da una necropoli presente nel comune.
Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 dicembre 1998.[6]
«D'azzurro, alla banda ondata d'argento, accompagnata da due pesci persici d'oro, uno posto in capo, l'altro, rivoltato, in punta; al capo di rosso, caricato di tre bisanti d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone era un drappo di giallo con la bordatura di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di Santo Stefano
Chiesa del paese, costruita nella seconda metà del XVI secolo, conserva diversi affreschi in stile barocco.
Convento
Descritto nei catasti storici come "casa a corte" destinato alla residenza, con annessi rustici e giardino, probabilmente nato come castello fortificato, nel 1700 apparteneva alla famiglia Besozzi divenuto poi sede del municipio e delle scuole. Ora è la casa delle suore missionarie di Nostra Signora degli Apostoli (proprietarie dal 1922).
Fra il 1914 e il 1940 Bardello ospitò una stazione e le officine sociali della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[8]. La stessa struttura ospita ora la sede centrale delle Autolinee Varesine, principale compagnia di trasporto su gomma del Varesotto.