Sviluppo della precedente BV 226 destinata ad obiettivi terrestri e rimasta allo stadio di prototipo, venne impiegata dalla Luftwaffe nel corso delle ultime fasi della seconda guerra mondiale.
Negli anni quaranta l'ingegner Richard Vogt volle concretizzare l'intuizione di poter disporre di un'arma in dotazione all'aeronautica attaccando gli obiettivi a distanza, permettendo ad una bomba di planare verso il bersaglio mantenendo il vettore distante dalla gittata massima delle armi contraerei nemiche.[1]