Cavasso Nuovo
Cavasso Nuovo (Cjavàs in friulano[6]) è un comune italiano di 1 474 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Origini del nomeLa località è menzionata per la prima volta nel 1140, quando compare un «Walpertus de Cauaso». Il toponimo sembra derivare dal latino cavus "cavo, concavo" (con l'aggiunta del suffisso -aciu o -atiu), ad indicare un avvallamento o l'alveo di un fiume. Il territorio, infatti, è caratterizzato per la presenza torrentelli che scendono dalle colline formando delle piccole valli[7]. Con il R.D. 18 agosto 1867, n. 3893, è stata aggiunta la specifica "Nuovo" per distinguerla da Cavazzo Carnico[7]. StoriaAbitato probabilmente già in epoca romana, Cavasso assunse importanza a partire dal XII secolo, quando vi venne costruito un castello (di cui tuttora sussistono i resti). In questo periodo faceva parte del feudo di Fanna (comprendente anche Orgnese, Colle, Frisanco, Poffabro, Casasola e Valdestali), che nel 1222 il patriarca di Aquileia aveva concesso ai signori di Polcenigo[8]. Nel 1419 la Patria del Friuli fu annessa alla Repubblica di Venezia e Cavasso ne seguì le sorti[8]. Nel 1806 entrò a far parte dell'Italia napoleonica e divenne un Comune del Dipartimento del Tagliamento. Passata al Regno Lombardo-Veneto nel 1815, fu ricompresa nella provincia del Friuli con frazioni Colle e Orgnese. Nel 1959 Colle venne staccata da Cavasso e assegnata ad Arba[8]. Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.Il Palazzo municipale venne gravemente danneggiato e l'abside della chiesa crollò. SimboliLo stemma è stato concesso con regio decreto del 15 novembre 1925.[9] «D'oro al monte di tre cime di verde, fondato sulla riviera d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone, concesso con DPR del 31 marzo 1983[9], è un drappo troncato di verde e di giallo riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Cavasso Nuovo. Onorificenze«Comune di zona pedemontana, posto sulla linea ferroviaria Gemona-Sacile, fu teatro di scontri sanguinosi tra formazioni partigiane e soverchianti forze nemiche, subendo numerose devastazioni, privazioni e saccheggi ad opera delle orde nazifasciste. Per dodici mesi la popolazione, pur affrontando ripetuti rastrellamenti e fucilazioni, ebbe la forza di sopportare i lutti e gli orrori derivanti dalle dure rappresaglie cui fu soggetta e di sostenere coraggiosamente, con l'approdo di numerosi suoi cittadini, le formazioni partigiane che operarono validamente nelle montagne vicine. Temprate dalle dolorose prove di sofferenza e dalle più crudeli vessazioni, le laboriose genti di Cavasso offrivano il sacrificio di sangue di quindici dei loro figli, che, fucilati al cimitero di Udine, si immolarono per gli ideali di libertà e democrazia. Esempio di dignità civile e di fierezza collettiva nella lotta di Liberazione dell'Italia settentrionale. Cavasso Nuovo (Friuli Venezia - Giulia), 13 aprile 1944 - 25 aprile 1945.»
— 25 settembre 2018[10] «In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e di alto senso del dovere, meritevole dell’ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici 1976 (PN)»
— 14 febbraio 2003[11] Con il presente conferimento è revocata la medaglia d'argento concessa con D.P.R. del 12 dicembre 2002.[12] SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[13] Lingue e dialettiA Cavasso Nuovo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini dell'applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[14]. Amministrazione
Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|