All'indomani dello spareggio di Firenze, l'amarezza per il nefasto epilogo dell'incontro, porta alle dimissioni il presidente Arturo Michisanti, dopo giorni di trattative gli subentra Giuseppe Rizzo, già presidente nazionale dell'Azione Cattolica, che con un gruppo di professionisti lavora per rinvigorire l'assetto finanziario del club. Il nodo allenatore è sciolto con l'ingaggio di Piero Andreoli che da giocatore ha vinto due scudetti con il Bologna. Viene mantenuta l'intelaiatura della scorsa stagione con l'arrivo di alcuni giovani promettenti. Unica cessione di rilievo Silvano Toncelli al Genoa per 16 milioni di lire, Fabrizio Bartolini rimarrà fino a novembre quando verrà ceduto al Modena. Si pensava di disputare un buon campionato e invece è arrivato il primo posto in classifica, che porta a quella Serie A inseguita da ventitre stagioni e mai raggiunta prima. Il 2 giugno 1954 duecentomila catanesi partecipano ad un lungo corteo, dalla stazione di Giarre, all'arrivo della squadra dopo le ultime due trasferte al nord, fino in Piazza Duomo a Catania per festeggiare la promozione. Nella stagione 1953-1954 il Catania disputò il nono campionato di Serie B della sua storia. Terminando primo con 43 punti, ottenne per la prima volta la promozione in A.