Il cognome calabrese trae spesso origine dal soprannome (o ingiuria), talvolta offensivo, a sua volta tratto dall'attività lavorativa, dal comportamento, dalla provenienza, da una caratteristica accentuata o da dicerie popolari legate all'individuo a cui è stato per primo attribuito: per esempio il cognome Mancuso deriva da soprannomi originati dal vocabolo dialettale mancuso/mancosu che significa "mancino")[1]
La Calabria è stata sin dalla storia antica sotto la sfera linguistica greca. Qui la lingua ellenica ha perdurato in aree latinizzate, oltre il medioevo, attraverso il dialetto greco-calabro che, fino al XV-XVI secolo, era la lingua predominante in Calabria; ad oggi costituisce una minoranza linguistica, sostituito dal dialetto romanzo e dall'italiano regionale che ne conservano tuttavia delle influenze.
Alcuni cognomi tipici hanno una derivazione greca come Laganà (dal greco lacanas, ortolano) o Arcuri (dal greco arkouda, orso). A conferma di ciò troviamo altri cognomi legati alla tipica terminazione di stampo greco -iti e -oti, fra cui citiamo Scopelliti, Minniti, Misiti, Politi, Geracioti, Ascioti. Altra peculiarità dei cognomi regionali calabri è il finale con la vocale accentata ò oppure ì, ad indicare spesso la provenienza o il soprannome: ecco quindi i Calabrò, Aricò (agricoltore), Sgrò (capelli ricci), Spanò, Praticò e ancora Cutrì, Putortì.
Elenco di alcuni cognomi di origine Greca:
Abussi: sotterraneo, abyssòs;
Achille: nome proprio;
Agresta, contadino, agròs;
Alessi: nome proprio;
Alia: pescatore, marinaio, hals;
Aloi, giardino, aloè;
Ambrosio, Brosio: nome proprio;
Anastasio, nome proprio;
Andracchio, Andreacchio: nome proprio, diminutivo di Andrea con suffisso greco;
Andronico: nome proprio;
Apollaro: forse nome proprio Apollinarios;
Arcà: capo, inizio, arkhè;
Archimandriti: titolo ecclesiastico, igumeno di più cenobi;
Si riscontrano anche cognomi derivanti dall'arabo con Modafferi (deriva dal nome saraceno Mudaffar), Morabito (dal vocabolo arabo murabit, colui che predica l'Islam nella via, con il significato di "santone": dall'arabo questo vocabolo si è inserito nel dialetto siciliano dando origine al termine murabitu "morigerato") e Mammone.
Elenco di alcuni cognomi di origine Araba:
Ali “nome arabo di persona “‘ali”;
Alimena, “al-iman” = “la fede religiosa”;
Amirà (o Armirà), cognome diffuso in RC, CZ e in Sicilia,”amir” = “principe, emiro; capo, comandante”;
Arrigale, cognome diffuso in CZ, “rahl” = “casale”; probabilmente l'arabismo sarà stato integrato con l'articolo determinativo (“ar-rahl”);
B(a) ragaddà, “baraka all_h” = “benedizione di Dio”;
Barillà, “barr allah” = “devoto di Dio”; cognome diffuso in RC e CZ, collegato però al greco “βαρελασ” = “barilaio”; [cfr. siciliano Barrilà];
Burzomi, cognome diffuso nella zona di Taurianova < secondo Rohlfs, forse dall'arabo “birsàrmi” = “affetto da pleurite”; cfr. anche il cognome *Burzumato, presente nel reggino, con probabile suffisso romanzo;
Bosurgi, “buzurg” = “grande”, di origine persiana; secondo un'ipotesi, il cognome deriverebbe invece dal latino “boves” + “urgeo” = “spingo i buoi”, “conduttore di grosso bestiame”;
Càfaro, cognome in CZ, “kafir” = “miscredente”; [cfr. cognomi in Sicilia Càf(f) aro, Caffarelli];
Carere, Careri, “harrar” = “tessitore” o forse la variante corradicale “hariri” = “venditore di seta”;
Cassare, cognome diffuso in CZ, “qasr” = “castello”;
Còrapi, Còrabi, “gurab” = “corvo”;
Fameli, cognome diffuso in RC e CZ “hamila” = “boscaglia, macchia”;
Fùrfaro, “farfar” = “irrequieto”;
Fàzzari, cognome diffuso in RC, CZ e CS “hassar” = “fabbricante di stuoie”;
Fragala o Fragalà = "gioia di Allah" (regione Pizzo);
Gangemi, Cangemi, cognome diffuso in RC e CZ “haggam” = “applicatore di mignatte, barbiere”;
Galifi, cognome diffuso in RC e in Sicilia, “halifa” = “successore, vicario, califfo”;
Garufì, “qaruf” = “duro, crudele”;
Jelapi, Ielapi, cognome diffuso in RC “yalab” = “scudo”;
Lucibello “Mongibello” = “definizione del monte Etna e del “diavolo” che vi abita sotto" < latino “mons” + arabo “gabal, gebel” = “montagna”;
Mamone, “maymun” = “fortunato”;
Mandalà “mann allah” = “favore di Dio”; contestato da un etimo greco; [cfr. variante Mannaia a Palermo e Catania];
Marraffa, cognome diffuso in RC “mu’arraf ‘ = “addotrinato, ammaestrato”;
Miseferi, forse variante di Modafferi;
Modafferi, cognome diffuso in RC “muzaffar” = “vittorioso”; secondo un'ipotesi di Pensabene, il cognome deriverebbe invece dal latino “modus” + “fero” = “portatore di equilibrio, uomo equilibrato”;
Morabito, cognome diffuso in Calabria e Sicilia, “murabit” = “eremita”; [cfr. siciliano “muràbitu” = “astemio”, spagnolo “moràbito” = “eremita musulmano, almoravide (membro della dinastia araba di Spagna)”];
Mule, Mole, cognome diffuso in RC e in Sicilia, “mawla” = “padrone”;
Nàccari, cognome diffuso in RC, CZ e in Sicilia “naqir” = “irato”;
Nàimo, Nàymo, Nàimi, cognome diffuso in RC, CZ e in Sicilia; particolarmente presente in Gioiosa e Marina di Gioiosa Ionica “na”im” = “delicato”, “addormentato, dormiente”;
Nàsari, cognome diffuso in CZ “nasir”” = “chi dà la vittoria; chi aiuta, soccorritore; difensore, protettore”; [cfr. Nasser cognome in Sicilia ed Egitto];
Nesci, cognome diffuso in RC e CZ “nasi”” = “giovane, ragazzo, adolescente”;
Raise, cognome diffuso in CZ “ra”is” = “capo”;
Rauti, cognome in Calabria < probabilmente dall'arabo; può essere collegato al cognome Raouti in Algeria;
Rechici, Richici, cognome diffuso in RC “raqiq” = “schiavo” e non “riqaq”;
Sacca, Saccaro, cognome diffuso in RC, CZ, CS e in Sicilia “saqqa”” = “portatore d’acqua; acquaiolo”;
Sciortino, cognome diffuso in Calabria e Sicilia, “surti”” = “poliziotto”;
Sensales, cognome diffuso in CZ e in Sicilia “simsar” = “sensale, mediatore; agente (di cambio, di borsa); commissionario”;
Sirianni: “suryani, siryani” = “siriaco”;
Tafuri, Tafuro, cognome diffuso in RC, CS e in Sicilia < probabilmente da un nome di mestiere “tayfuri” [cfr. anche voce la siculo araba ‘ali at-tafuri (notare il passaggio -ay- > a)];
Vadalà, cognome diffuso in RC, CZ e in Sicilia, “‘abd allah” = “servo di Dio”;
Zuccalà, cognome specialmente diffuso a Reggio Calabria, “dawq allah” > “dùq allah” = “il gusto, piacere, gioia di Dio”; riporta un etimo greco “Tsukalàs” = “pentolaio”, tra l'altro cognome di origine greca.