Lo ioduro di metilene è un composto endotermico, ΔHƒ° = +68,5 kJ/mol.[6] A temperatura ambiente si presenta come un liquido molto denso (3,325 g/mL[7]), incolore se puro e con odore che ricorda il cloroformio;[8] è fotosensibile: l'esposizione alla luce provoca una parziale decomposizione con liberazione di iodio che impartisce un colore bruno al resto del liquido.[9] In acqua è pochissimo solubile (0,8 g/L a 25 °C[10]), molto meno dello ioduro di metile (14 g/L a 20 °C[11]) mentre, come quest'ultimo, è molto solubile nei comuni solventi organici. Ha un elevato indice di rifrazione (1,737[7]) e una tensione superficiale di 0,0508 N·m−1.[12]
La molecola dello ioduro di metilene è di tipo tetraedrico (C ibridatosp3), ma con simmetria molecolareC2v.[13] La molecola è alquanto polare, con momento dipolare μ =1,15 D,[14] valore che risulta compreso tra quello dello ioduro di metile (1,63 D[15]) e quello dello iodoformio (0,80 D[16]). Il suo potenziale di ionizzazione è di 9,46 eV,[17] un po' minore di quello dello ioduro di metile (9,54 eV[18]) ed entrambi questi valori sono minori rispetto a quello dell'atomo di iodio isolato (10,45 eV[19]).
I legami C−H nello ioduro di metilene sono apprezzabilmente più corti del valore standard (109 pm[21]) e anche rispetto a quelli nello ioduro di metile (108,4 pm[22]), mentre quelli C−I hanno sostanzialmente lunghezza normale (214 pm[21]) e molto simile a quella nello ioduro di metile (213,6 pm[22]).
L'angolo HCH è più ampio del valore ideale atteso per l'ibridazione sp3 dell'atomo centrale di carbonio (109,5°) e molto simile a quello in CH3I (111,4°[22]), ma anche l'angolo ICI è più ampio e con differenza maggiore.
Reattività
L'idrolisi dello ioduro di metilene, a differenza di quella dello ioduro di metile che produce metanolo, fornisce invece formaldeide,[23] in accordo al diverso stato di ossidazione del carbonio.
Dal trattamento di CH2I2 con magnesio metallico in solventi eterei in opportune condizioni si possono preparare soluzioni di bis reattivi di Grignard geminali (I-Mg-CH2-Mg-I); queste soluzioni possono essere usate su aldeidi o chetoni per produrre alcheni con rese accettabili o buone.[24]
Si tratta di un prodotto disponibile commercialmente. Può essere preparato per riduzione dello iodoformio con fosforo elementare[31] o arsenito di sodio:[32][33]
L'alta densità dello ioduro di metilene viene sfruttata per la determinazione della densità di minerali e altri campioni solidi.[34] Viene utilizzato anche come liquido di contatto nella rifrattometria gemmologica per determinare l'indice di rifrazione di alcune gemme.
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