L'album, che si differenzia dalla precedente produzione di Dolcenera per un più consistente uso di sonorità elettroniche, è stato originariamente pubblicato il 17 maggio 2011, sia nell'edizione standard, contenente undici brani, sia in un'edizione speciale per iTunes, che prevede l'aggiunta di una traccia bonus.[4]
Ad anticipare l'album è stato il singolo Il sole di domenica, in rotazione radiofonica a partire dall'8 aprile 2011[5] e arrivato fino alla terza posizione della classifica Nielsen Music Control dei brani più trasmessi dalle emittenti italiane.[6] Il secondo singolo estratto dall'album è stato invece L'amore è un gioco, pubblicato il 26 agosto 2011.[7]
In occasione della partecipazione di Dolcenera al Sessantaduesimo Festival di Sanremo, il 15 febbraio 2012 è stata pubblicata una riedizione dell'album, chiamata Evoluzione della specie².[8] La nuova edizione del disco include il brano Ci vediamo a casa, presentato in gara al Festival, e il singolo Read All About It (Tutto quello che devi sapere), realizzato con Professor Green e già pubblicato in formato digitale il 9 dicembre 2011,[9] oltre a due brani inediti aggiuntivi.[10] Tra questi, Un sogno di libertà è in seguito stato selezionato come quinto estratto dell'album.[11]
Lavorazione ed anticipazioni
Le prime anticipazioni relative a Evoluzione della specie sono state fornite dalla stessa Dolcenera circa un anno prima della pubblicazione del disco. In un'intervista rilasciata nel maggio 2010 la cantante ha infatti annunciato di essere impegnata nella scrittura dei brani che sarebbero poi diventati parte di Evoluzione della specie. Nelle stessa occasione, Dolcenera ha anche parlato delle principali fonti di ispirazione per il disco:[12]
«Ho ascoltato a ciclo continuo più di 150 dischi vecchi, tutti del periodo compreso tra il 1967 ed il 1974. Musica che mi piace e che, fra l'altro ha ispirato anche tanti artisti contemporanei che apprezzo. Diciamo che ho voluto sentire con le mie orecchie da dove nascono certi suoni.»
La registrazione del disco è avvenuta presso lo studio Jungle Sound Station di Milano,[1] nei mesi tra il luglio 2010 e il novembre dello stesso anno.[13][14] Durante tale periodo, Dolcenera ha pubblicato su YouTube, tramite il suo canale ufficiale, una serie di cinque video, con lo scopo di documentare le varie fasi di registrazione dell'album.[15][16][17][18][19]
Il 30 novembre 2010, nell'annunciare la fine delle registrazioni del disco, Dolcenera ha dichiarato:[13][20]
«Il risultato è sintesi, armonia di tanti elementi, fattori. Ci sono tante persone che collaborano a questo album, più del precedente. Confusi tra le note, passano i minuti, le ore, i giorni a rincorrere armonie che sembrano esistere già nell'aria, ma che vanno scoperte, con discrezione.»
La realizzazione del disco è avvenuta con la collaborazione di Roberto Vernetti,[13][21] che ha affiancato la stessa Dolcenera nella produzione di sette canzoni del disco.[22] I restanti brani sono prodotti dalla cantante salentina,[22]
che risulta anche autrice dei testi e delle musiche, oltre che interprete[23] e arrangiatrice delle canzoni stesse.[5]
Alex Trecarichi si è occupato invece della programmazione, della registrazione e del missaggio di alcuni brani dell'album.[14][24]
Tra gli artisti che hanno partecipato alla lavorazione del disco figura inoltre il nome di Finaz, cofondatore della Bandabardò, che appare come chitarrista e coautore del brano Il sole di domenica.[25][26]
Il titolo dell'album è stato ufficializzato il 7 aprile 2011, con un giorno di anticipo rispetto alla pubblicazione in radio del primo singolo, Il sole di domenica.[20] La presentazione del disco ha avuto luogo il 16 maggio 2011 presso la sede milanese della EMI Music Italy.[27] Il giorno successivo, Evoluzione della specie è stato ufficialmente pubblicato in Italia, sia in formato digitale che su CD.[28]
Descrizione
Stile musicale
Secondo quanto dichiarato dalla stessa Dolcenera, lo stile musicale del disco è stato influenzato dal diverso approccio con il quale la cantautrice ha composto i brani che lo costituiscono.[29] Mentre la precedente produzione di Dolcenera era stata concepita prevalentemente partendo dal pianoforte, le canzoni di Evoluzione della specie sono nate sulla base dei disegni ritmici del basso e della batteria.[24][30]
La decisione di adottare questo nuovo processo per la composizione dei brani è stata presa da Dolcenera dopo aver ricevuto in regalo il videogioco The Beatles: Rock Band,[31] mediante il quale ha potuto suonare una batteria elettronica e accrescere la propria passione per lo strumento, fino a decidere di intraprenderne lo studio.[32] La cantante ha inoltre spiegato la propria scelta affermando che «a differenza del piano, la batteria tira fuori il lato primordiale di ognuno di noi», legando tale aspetto al significato delle canzoni dell'album, nelle quali «si parla di istinto, quello che ci vuole per raccontare la propria verità, quella più intima».[3]
Evoluzione della specie presenta perciò sonorità più internazionali rispetto agli album precedenti,[33] avvicinandosi maggiormente al rock e alla musica elettronica.[23] All'interno del disco figura però anche un brano unplugged, Dagli occhi di una donna, inserito in chiusura dell'album stesso.[34]
I brani hanno inoltre subito un particolare trattamento dei suoni, avvenuto in fase di missaggio, al fine di ottenere l'effetto sonoro desiderato. In particolare, le registrazioni degli strumenti realmente suonati dai musicisti sono state trattate come campioni digitali, trasformate mediante l'aggiunta di plugin e talvolta combinate con i suoni di altri strumenti, diversi a seconda del ritmo del singolo brano.[35]
Tematiche
Riguardo alle tematiche fondamentali dell'album, Dolcenera ha dichiarato che Evoluzione della specie parla[36]
«a volte in via incidentale, a volte in modo più predominante, fino a diventare un grido, la voglia di vincere la paura di questo povero e bistrattato futuro. Un futuro talmente raccontato che sembra aver perso la sua imprevedibilità.»
In tal proposito, la cantante ha affermato di aver affrontato il tema della paura del futuro, legata anche alla crisi economica, con l'intenzione di spingere l'ascoltatore a prendere coscienza di sé e della propria personalità, a trovare il coraggio di «osare, di condividere con gli altri la propria esperienza».[34] In un'altra intervista la cantante è tornata su questo punto, spiegandolo ulteriormente:[37]
«Mentre scrivevo questo disco sentivo ripetere almeno 100 volte al giorno la parola crisi: dalla televisione, dagli amici che restavano senza lavoro. E questa sensazione di malessere diffuso mi ha spinta, io che sono una precaria, a cercare la forza di reagire. Anche nelle canzoni in cui si parla d'amore è pur sempre l'amore ai tempi della crisi.»
Il singolo di lancio del disco, Il sole di domenica, descrive il bisogno di cambiare, rischiare e mettersi in gioco, al fine di sentirsi sé stessi fino in fondo,[38] anche a costo di compromettere gli equilibri nelle proprie relazioni personali.
Altri brani del disco sono incentrati su tematiche diverse, come le differenze di visione tra uomo e donna, tema affrontato in Evoluzione della specie "Uomo" e Dagli occhi di una donna. La traccia Nel cuore e nella mente racconta invece una storia d'amore, utilizzata come pretesto per parlare delle bellezze di Roma.[34]
Nel disco non mancano però i riferimenti ad alcuni importanti cantautori italiani. Il brano La preghiera di Virginia è infatti ispirato a Fabrizio De André,[29] mentre lo stile interpretativo adottato da Dolcenera in tutto l'album segue la linea introdotta da Franco Battiato, che prevede una maniera di cantare «implosiva, trattenuta, quasi come una voce narrante, a discapito del bel canto e della lagna».[29] La canzone Nel regime delle belle apparenze contiene inoltre una citazione di Sogna ragazzo sogna di Roberto Vecchioni, i cui versi vengono ripresi nel ritornello del brano.[42]
Promozione
Per la promozione del disco, Dolcenera è stata impegnata dapprima come ospite di trasmissioni televisive come Domenica in, Top of the Pops e Quelli che il calcio e..., durante le quali ha presentato il singolo Il sole di domenica. Il brano è stato cantante anche durante la serata dei TRL Awards 2011, che si è svolta il 20 aprile 2011 e nella quale la cantautrice salentina è stata invitata in qualità di ospite.[43][44]
Nel giorno di pubblicazione del disco, Dolcenera ha inoltre iniziato da Milano una serie di showcase per la presentazione dei brani tratti da Evoluzione della specie.[45][46] Il tour promozionale per l'album, intitolato proprio Evoluzione della specie tour, ha avuto inizio il 9 giugno 2011 con una data zero a Falcade.[47]
Il secondo singolo estratto per la promozione dell'album è L'amore è un gioco, pubblicato in formato digitale e trasmesso dalle radio italiane a partire dal 26 agosto 2011.[7] Il videoclip del brano viene realizzato in collaborazione con la rivista Playboy, che nel mese di ottobre dedica la copertina a Dolcenera.[48]
Nel corso dell'autunno 2011, Dolcenera ha inoltre presentato l'album per mezzo di un tour teatrale, partito il 12 novembre 2011 da Vigevano, in provincia di Pavia.[49] Durante il tour, le canzoni dell'album, insieme agli altri brani del repertorio di Dolcenera, vengono riproposte attraverso due diversi set, uno acustico ed uno elettronico.[50]
La riedizione Evoluzione della specie² è stata invece promossa per mezzo della partecipazione al Festival di Sanremo 2012, kermesse nella quale Dolcenera ha gareggiato nella sezione Artisti, presentando il singolo Ci vediamo a casa[51] e classificandosi sesta nella graduatoria finale.[52] Dalla nuova versione del disco è stato estratto anche il brano Un sogno di libertà, in rotazione radiofonica a partire dall'11 maggio 2012.[11]
Alla ripubblicazione è seguita una nuova serie di concerti. Intitolata Ci vediamo in tour, si è trattato dell'ottava tournée di Dolcenera, partita l'8 aprile 2012 da Bellaria-Igea Marina,[53] per poi toccare alcuni club come i Magazzini Generali di Milano,[54] il New Age di Roncade, Treviso,[55] e il Fillmore di Cortemaggiore, in provincia di Piacenza.[56] Durante l'estate, il tour si è poi spostato nelle piazze di varie città italiane.[57][58]
La riedizione del 2012
Una nuova edizione dell'album è stata pubblicata il 15 febbraio 2012, a seguito della partecipazione di Dolcenera al 62º Festival di Sanremo. La cantante, per la quarta volta in gara al Festival, ha presentato il brano Ci vediamo a casa,[59] approdando alla serata finale e classificandosi al sesto posto nella graduatoria della sezione "Artisti".[60]
Il brano è stato così pubblicato come singolo di lancio della nuova versione del disco, intitolata Evoluzione della specie², che comprende altri due brani inediti, Sarà un giorno bellissimo e Un sogno di libertà, oltre al singolo Read All About It (Tutto quello che devi sapere), realizzato in duetto con il rapper inglese Professor Green e pubblicato nel dicembre 2011.
Le nuove canzoni del disco riprendono il tema dell'incertezza per il futuro e del senso di precariato.[61] In particolare, Ci vediamo a casa racconta una storia d'amore contestualizzata nella crisi economica mondiale iniziata nei primi mesi del 2008,[62] descrivendo le difficoltà di una coppia nel trovare una casa, usata anche come simbolo per rappresentare la costruzione di una vita insieme.[63]
Un sogno di libertà, pubblicato come singolo nel maggio 2012, è invece una ballata[11] scritta prendendo spunto dalla profezia Maya sulla fine del mondo, che sarebbe destinata ad avvenire il 21 dicembre 2012.[64] La canzone affronta il tema con ironia, trasformandolo in un invito a cogliere i momenti di felicità, dando un senso alla propria vita e riconquistando l'amore.[65]
^ A.G., DOLCENERA - Evoluzione della specie, su beatmag.it, Beat Magazine. URL consultato il 21 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2011).
^ Lidia Pregnolato, Dolcenera: Che ci fa con Professor Green?, su loudvision.it, www.loudvision.it, 2 dicembre 2011. URL consultato il 18 febbraio (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2011).
^ Veronica Eracleo, Dolcenera - Evoluzione della specie, su lisolachenoncera.it, L'isola che non c'era. URL consultato il 24 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2012).
^ Francesca Binfarè, L'evoluzione di Dolcenera, su style.it, 17 maggio 2011. URL consultato il 25 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2012).
^ Emanuela Grigliè, Mi sono evoluta grazie a una batteria, su city.corriere.it, City. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2011).
^ Andrea Grandi, Dolcenera: Ecco il mio nuovo ritmo!, su newsic.it, www.newsic.it, 17 maggio 2011. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).
^ Andrea Turetta, Dolcenera – Evoluzione della specie, su babylonbus.org, www.babylonbus.org. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2011).