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Gaetano Caltagirone

Gaetano Caltagirone (Roma, 30 dicembre 1929Roma, 16 febbraio 2010) è stato un imprenditore italiano, imprenditore edile romano, il più anziano dei nipoti dell'omonimo fondatore dell'impresa di famiglia[1].

Biografia

Gaetano Caltagirone salì alla direzione dell'impresa di famiglia nel 1959 a seguito della malattia del padre Ignazio. Guidò l'azienda insieme ai due fratelli Camillo e Francesco Bellavista Caltagirone[2].

Il 2 giugno 1977 fu nominato Cavaliere del Lavoro insieme, tra gli altri, a Silvio Berlusconi, Gianni Agnelli e Leopoldo Pirelli.[3]

Il 10 novembre 1979 scoppiò però lo scandalo Italcasse: diciannove società del gruppo Caltagirone furono dichiarate fallite; i tre fratelli Caltagirone furono incriminati del reato di bancarotta e colpiti da un mandato di cattura. Gaetano e di Francesco Bellavista Caltagirone sfuggirono all'arresto giacché nel frattempo si erano trasferiti a New York, dove tuttavia subirono dieci giorni di arresto. Camillo Bellavista Caltagirone, che si trovava a Santo Domingo, fu estradato in Italia dove subì un anno di carcerazione. Nel 1988 i tre imprenditori furono interamente prosciolti dalla Corte d'Appello (già nel 1984 la cassazione aveva dichiarato nulli i mandati di arresto), e nel 1991 fu revocata la dichiarazione di fallimento. L'anno seguente a seguito di una transazione l'Italcasse dovette versare ai due fratelli e agli eredi di Camillo, che era morto nel 1989, 36 miliardi di lire a titolo di risarcimento [4]. Nelle more del giudizio Gaetano Caltagirone si era ritirato a Montecarlo.

La decorazione di cavaliere del lavoro, che gli era stata ritirata nel 1981 «per indegnità e mancanza degli elevati requisiti morali e professionali» dall'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, gli fu restituito formalmente solo nel 2009 da Giorgio Napolitano.[3][5]

Aiutò alcuni cugini ad entrare nell'imprenditoria edile. Tifoso della Roma della quale divenne consigliere durante la presidenza di Dino Viola e legato alla corrente politica andreottiana, negli anni settanta era diventato proverbiale l'intercalare "A Fra', che te serve?" che sarebbe stato uso rivolgere a Franco Evangelisti.[3][6]

È scomparso nel 2010 dopo una lunga malattia all'età di 80 anni.[6]

Note

  1. ^ L'impresa Caltagirone fu fondata a Bagheria nel 1905 dal nonno Gaetano; il padre Ignazio la trasferì a Roma nel 1925, dove ha sede tuttora.
  2. ^ Giorgio Galli, L'Italia sotterranea. Storia, politica e scandali, Laterza, Roma-Bari 1983, pp. 107-108.
  3. ^ a b c Riabilitato Gaetano Caltagirone A ottant'anni torna cavaliere, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 8 agosto 2009. URL consultato il 29 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2010).
  4. ^ Banca che vai, Bellavista che trovi, di Stefano Cingolani, Il Foglio, 30 gennaio 2017.
  5. ^ Sole 24 ore, su ilsole24ore.com.
  6. ^ a b È morto a Roma Gaetano Caltagirone, su adnkronos.com, Adnkronos, 16 febbraio 2010. URL consultato il 29 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2010).

Collegamenti esterni

  • Gaetano Caltagirone Bellavista, su cinquantamila.corriere.it, Corriere.it, 13 febbraio 2013 (scheda aggiornata del profilo biografico). URL consultato il 23 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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