Genuri
Genuri (Giauni o Jauni in sardo) è un comune italiano di 300 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella sub-regione storica della Marmilla. Geografia fisicaTerritorioSi trova ai piedi dell'altopiano della Giara, confina con la provincia di Oristano (a ovest) e quella di Nuoro (a nord) dista circa 63 km da Cagliari e 45 da Oristano. StoriaArea già abitata in epoca nuragica per la presenza di alcuni resti di nuraghi, durante il medioevo appartenne al giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Marmilla. Alla caduta del giudicato (1420) fece parte del Marchesato di Oristano. Sconfitti definitivamente gli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese entrando a far parte del Marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles e poi, dal 1798, degli Osorio de la Cueva. Venne riscattato a questi ultimi nel 1839 con la soppressione del sistema feudale. Dal 1928 al 1958 fu unito al comune di Tuili. SimboliLo stemma e il gonfalone del comune di Genuri sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 febbraio 2008.[3] «Stemma partito: il primo, di azzurro, al nuraghe di argento, murato di nero, chiuso e finestrato dello stesso, fondato sulla campagna di verde; il secondo, di rosso, all'olivo di verde, fustato e sradicato al naturale, fruttato di nove, di nero; al capo d'oro, caricato dal tralcio di vite al naturale, posto in fascia, fruttato di tre di porpora, ogni grappolo pampinoso di due, di verde. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, PARVUS SED APTUS MIHI. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde. Monumenti e luoghi d'interesseDi notevole interesse storico è il nuraghe San Marco (oggetto d'interessanti scavi archeologici) e l'omonima chiesa campestre. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[4] Lingue e dialettiLa variante del sardo parlata a Genuri è il campidanese occidentale. EconomiaL'economia di Genuri è incentrata prevalente sull'agricoltura in genere, olio d'oliva e l'allevamento ovino e caprino. Note
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