Fiorentino, fino agli anni novanta esponeva come Giampiero Poggiali, per poi usare il doppio cognome Poggiali Berlinghieri per non confondersi con l'altro fiorentino, ma più giovane, Giovanni Poggiali[1].
Ha esordito nel 1968, quando espone i suoi lavori in una personale alla Galleria Inquadrature di Firenze. Dopo essere stato premiato, nel 1975, per il suo lavoro dall'Associazione artisti Plastici jugoslavi, soggiorna al villaggio artistico di Poçitely[2].
Segnalato sul Catalogo Bolaffi da Tommaso Paloscia (1975) e da Umberto Baldini (1981), nel 1984 espone alla mostra Contemporary Art Made in Florence, chiamato dalla Fondazione John Wamaker di Filadelfia. Nel 1985 è insignito della cittadinanza onoraria a Vitulano, dopo che ha eseguito un suo murales sulIa facciata del Municipio.
Nel 2013 l'accademia di belle arti "Michelangelo" di Agrigento gli ha conferito la laurea honoris causa in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo[3].
Opere
Le opere di Poggiali Berlinghieri spaziano dai dipinti alle installazioni; sempre intrise di «connotati fantastico-favolistici», contengono spesso reminiscenze di pop art o del secondo futurismo, in special modo dei «giocattoli» di Fortunato Depero[4]. Ha eseguito numerosi autoritratti. La sua scultura di acciaio Pegaso è esposta a Sesto Fiorentino in Piazza XXX novembre.
^abConsiglio regionale della Toscana, su consiglio.regione.toscana.it. URL consultato il 21 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2018).