È situata a Nord-Est della Romania, cresciuta sulle sponde del fiumeBahlui, affluente del fiume Jijia che a sua volta è tributario del Prut. Il Prut è l'importante fiume che segna il confine fra la Romania e la Repubblica di Moldavia, confine che si trova a circa 20 km dal centro della città di Iași.
Iași è storicamente conosciuta anche come la città dalle sette colline, anche se ultimamente, con l'espansione moderna della città, le colline sono diventate nove: Cetățuia, Tătărași Galata, Copou-Aurora, (le colline più importanti), Bucium-Păun, Șorogari, Ciric, Repedea e Bârnova. Queste fanno variare di molto le altitudini della città: si parte, infatti, dai 40 metri s.l.m. per arrivare ai 400 metri s.l.m. dei colli Bucium-Păun e Repedea.
Quartieri
La città è divisa in molti quartieri così disposti:
Est: Tudor Vladimirescu, Bucșinescu, Tătărași Nord e Tătărași Sud, Oancea, Dispecer, Grădinari, Moara de Vânt, Ciurchi, Metalurgie, Aviației, Țuțora, Obreja, Zona industriale
Sud: Baza 3, Bularga, Bucium, Socola, Frumoasa, Clopotari, Poitiers-Siraj, Manta Roșie, Podu Roș, Dimitrie Cantemir, Țesătura, Nicolina 1 e 2, C.U.G. 1 e 2, Galata 1 e 2, Podul de Piatră, Zona Industriale Sud
Ovest: Mircea il Vecchio, Alessandro il Buono, Țigarete, Gară, Dacia, Zimbru, Bicaz, Minerva, Olimp, Păcurari, Canta, Păcureț, Moara de Foc
Clima
Presenta un clima fortemente continentale con inverni molto freddi (con minime che toccano i −30 °C), a causa delle masse di aria fredda provenienti dalle pianure orientali, ed estati calde ed abbondantemente al di sopra dei 30 °C.
Storia
È stata capitale del Principato di Moldavia, che oggi corrisponde alla regione della Moldavia romena, da quando nel 1565 il Principe Alexandru Lăpușneanu la spostò qui da Suceava. In seguito, tra il 1859 e il 1862, rappresentava insieme a Bucarest le capitali dei Principati Uniti di Moldavia e Valacchia. Il Principato fu la base, poi, dello Stato di Romania, riconosciuto nel 1862 con Capitale stabilita a Bucarest. Durante i secoli la città di Iași è stata più volte incendiata: nel 1513 dai Tartari, nel 1538 dagli Ottomani e nel 1686 dalle truppe della Confederazione Polacco-Lituania. Nel 1734 è stata, invece, colpita dalla peste.
Durante il periodo della prima guerra mondiale tornò ad essere nuovamente la Capitale del Paese, giacché il 6 dicembre 1916 aveva subito l'occupazione della Valacchia da parte degli Imperi centrali. Una volta liberata Bucarest nel novembre del 1918, la Capitale vi fu di nuovo e definitivamente trasferita.
Nel maggio del 1944 Iași fu teatro di feroci battaglie in cui i romeni, appoggiati dalla Germania nazista, combatterono contro l'Armata RossaSovietica che stava avanzando sul territorio romeno.
Negli anni del dopoguerra le sorti della città furono le stesse delle altre città romene, anche se nella rivoluzione civile del 1989 Iași fu la meno coinvolta delle grandi città della Romania.
Cultura
La città di Iași e tutto il suo distretto hanno dato vita a molte attività educative e scientifiche che si sono manifestate in una moltitudine di luoghi di istruzione e di musei importanti in tutta la Romania tanto che questo territorio è denominato il museo della Romania. Senza dubbio, quindi, rappresenta la città culturalmente più importante del paese.
Università
È sede di cinque università:
Università Alexandru Ioan Cuza (la più antica tra le università della Romania fondata nel 1860 dallo stesso Cuza principe fondatore della Romania moderna)
I numerosi musei di Iași sono spesso ospitati in edifici dal punto di vista artistico-architettonico molto importanti come il neogoticofiammeggiantePalazzo della Cultura (simbolo vero e proprio della vitalità culturale della città) che accoglie quattro musei ed una biblioteca e il Palazzo Braunstein che ospita le "Gallerie Cupola", sala espositiva dell'Unione degli artisti visivi.
In piazza Eminescu, nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, è stato costruito l'edificio della Fondazione Culturale Reale che ospita la Biblioteca universitaria centrale che possiede circa 3 milioni di libri di cui alcuni molto rari, dedicata a Mihai Eminescu il più grande poeta romeno che in questa città ha vissuto per alcuni anni della sua vita.
La chiesa dei Tre Gerarchi è un esempio di edificio ortodosso del XVII secolo. Vicino alla chiesa si trova anche la mitropolia (cattedrale metropolitana) dove sono conservate le reliquie di santa Parascheva, assai venerata in tutta la Chiesa ortodossa, che rendono la chiesa una meta di pellegrinaggio da tutti i Balcani[2]. Di notevole interesse storico-artistico è la vecchia Cattedrale cattolica dell'Assunta, (in romeno Catedrala Adormirea Maicii Domnului) splendido esempio di edificio barocco all'esterno e con all'interno pregiati affreschi e tele opera di artisti italiani.
Molte sono le personalità che hanno visto Iași come città che ha segnato la loro carriera: tra questi Mihail Sadoveanu e I. L. Caragiale.
Popolazione
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Insieme agli altri residenti non cittadini di Iași (studenti universitari fuorisede), la popolazione supera, specie nel periodo scolastico, i 400 000 abitanti[3][4][5][6][7][8].
Sia prima che dopo l'Unione dei Principati nel 1859, c'erano missioni diplomatiche permanenti nella capitale della Moldavia, come un viceconsolato francese (aperto nel 1798), il consolato d'Austria o degli Stati Uniti (1873).
Attualmente, operano a Iași le seguenti missioni diplomatiche: