Alfonso Gonzaga, secondo marchese, figlio di Aloisio, assassinato a Gambaredolo di Castel Goffredo il 7 maggio 1592 e sepolto nella cappella della chiesa di Santa Maria del Consorzio.[1]
Nel 1595 la moglie di Alfonso, Ippolita Maggi[2] di Brescia, fece riesumare e tumulare entrambe le salme nel santuario della Madonna delle Grazie presso Mantova[3] e collocò la lapide a perenne memoria.
L'iscrizione, che ricorda anche due figlie di Alfonso, Giulia e Ginevra morte infanti, è sovrastata dallo stemma della casata dei Gonzaga.
Qui di seguito si propone l'immagine, il testo e una traduzione dell'iscrizione:
Lapide ad Aloisio e Alfonso Gonzaga
Trascrizione del testo originale
ALOYSIO GONZAGAE MARCHIONI
SAC. ROM. IMP. PRINCIPI
CASTRIGUFFREDI CASTIL. ET SULPH. DNO
RER. BELLICAR. LAUDE PRAESTANT.
PONTIF. IMPER. AC SUMIS REGIB. GRAT.
NEC NON ALPHONSO EIUSDEM PRIM. FILIO
PRID. NONAS MAI MDXCII VIOL. MORTE PEREMPTO
IULIA Q. AC. GINEB. INFANTIB. PERAEMORT.
HIPPOLYTA MADIA MEDIOLANENSIS.
SOCERO CONIUGI ET FILIAB. CHARISSIMIS
PONENDUM CURAVIT. 1595.
Traduzione
Al marchese Luigi (Aloisio) Gonzaga
principe del Sacro Romano Impero
Signore di Castelgoffredo, Castiglione e Solferino
meritatamente insigne nell'arte della guerra
stimato da papi, imperatori e potenti re
e a suo figlio primogenito Alfonso
colpito da morte violenta il 7 maggio 1592
e alle figlie carissime Giulia e Ginevra morte in tenera età.
Ippolita Maggi milanese pose
in memoria del suocero, del marito e delle figlie. 1595.