Nacque a Palermo nel 1813, dove la famiglia reale si trovava durante l'occupazione napoleonica di Napoli. Leopoldo si trasferì a Napoli nel 1820.
Fu nominato l'8 novembre 1830, dal fratello Ferdinando II, luogotenente generale di Sicilia. Esercitò questa carica fino al marzo 1835.
Di tendenze liberali, da allora non ebbe più incarichi pubblici.
Leopoldo, conte di Siracusa, nel 1848 fu critico nei confronti dell'operato del re Ferdinando II, suo fratello, come risulta dalle sue lettere alla madre Isabella di Spagna.
[1]
«VII.
Parigi, 16 febbraio 1848.»
«Carissima mamma,
….Il nome di Borboni, grazie alle inutili e barbare esecuzioni e grazie all'eccidio di tante centinaia di vittime sacrificate ad un principio che non è certo quello del bene dell'umanità, risveglia un'idea di orrore in tutti, siano italiani siano esteri. (omissis)…»
Favorevole all'unità d'Italia, nel 1860 scrisse una lettera pubblica al nipote Francesco II invitandolo a lasciare il trono dignitosamente per evitare spargimenti di sangue[2]. Si ritirò quindi a Pisa, dove morì qualche mese dopo.
Matrimonio e figli
Il fratello maggiore di Leopoldo, re Ferdinando II delle Due Sicilie, considerò un matrimonio tra Leopoldo e la principessa Maria di Orléans, ma le trattative con il padre, Luigi Filippo di Francia, naufragarono sulle rivolte francesi nel 1834 e Luigi Filippo rifiutò di concedere a Maria la sua parte della "donation-partage" delle sue terre (una condizione che Ferdinando aveva posto ai fini del matrimonio).
Leopoldo, in ultima analisi, sposò la principessa Maria Vittoria di Savoia-Carignano, secondogenita del principe Giuseppe Maria di Savoia, conte di Villafranca, e di sua moglie Pauline de Quélen de Vauguyon, il 16 giugno 1837 a Napoli. Leopoldo e Maria ebbero una sola figlia, Isabella, che morì meno di un anno dopo la sua nascita nel 1838. Gli fu attribuita anche una figlia illegittima, Teresa, marchesa Vulcano (1840-1920).
Con l'atto di Cannes, Carlo Tancreti avrebbe rinunciato al diritto di succedere a suo fratello Ferdinando Pio per poter entrare nella famiglia reale spagnola. Il titolo di Capo della Real Casa delle Due Sicilie fu quindi assunto dal fratello minore Ranieri, ma la presunta rinuncia di Carlo Tancredi fu contestata dal figlio Alfonso Maria che rivendicò per sé e per i suoi discendenti il titolo. Esistono quindi due possibili linee di successione:
^“LEOPOLDO BENIAMINO GIUSEPPE, CONTE DI SIRACUSA - UN PRINCIPE BORBONICO DI NAPOLI COSTANTE ASSERTORE DI LIBERTA' “.
Lettere inedite del 1847-48 di Leopoldo conte di Siracusa alla madre Isabella di Spagna.
Benedetto Croce- BARI - GIUS. LATERZA & FIGLI - TIPOGRAFI-EDITORI-LIBRAI – 1944.