Liberi è l'antica Villa Sclavia, poi Villa Schiavi, borgo alle dipendenze dell'Abbazia benedettina di San Salvatore Telesino. Tale denominazione deriverebbe dagli Sclavi o Schiavoni, popolazione immigrata dalla Dalmazia e stanziatasi in loco nella qualità di coloni del monastero benedettino.[4]
Nel 1487 il feudo di Villa Schiavi fu proclamato di proprietà regia per poi diventare possedimento dei Carafa, signori di Formicola.[4]
Nel 1862 il comune mutò nome in "Liberi".
Il 16 ottobre 1943, nel contesto della Campagna d'Italia durante la seconda guerra mondiale, vi fu una dura battaglia tra americani della III Divisione e tedeschi del 29º e 115º Panzergrenadier Regiment per la conquista di Villa Liberi. Gli americani entrarono nell'abitato del paese all'alba del 17 ottobre, non trovando resistenza poiché i tedeschi erano ripiegati verso Dragoni. Prima della ritirata, i tedeschi ferirono gravemente un contadino che aveva dato ospitalità a due americani feriti, fecero saltare in aria una casa uccidendo due bambini napoletani e, secondo l'Atlante delle Stragi naziste e fasciste, uccisero una donna in circostanze non chiarite.[5]