Lingua ciacava
Il ciacavo o ciacavico[1] (čakavski o čakavsko narječje) è una lingua[2] parlata in Croazia. Costituisce uno dei tre gruppi che compongono il continuo linguistico delle lingue slave sud-occidentali, accanto al caicavo e allo stocavo (serbocroato). Il suo nome deriva dal pronome interrogativo ča? (che cosa?), che corrisponde al kaj? e allo što? delle altre due lingue. Area di diffusioneÈ parlato in diverse varianti (dialetti), maggiormente lungo il litorale adriatico orientale, ossia in aree di antico contatto con il mondo romanzo.
Le varianti ciacaveI principali gruppi di dialetti sono:
Nella storia e nella letteratura croataNella storia della letteratura il ciacavo è la prima lingua letteraria dei Croati. Nella sua forma antica, che tuttavia si è in buona parte tramandata, sono stati stilati alcuni dei testi storici della letteratura croata, prima fra tutti la Judita di Marulo/Marulic. Col passare del tempo sul ciacavo prevalsero lo stocavo e il caicavo come lingue letterarie, ma ciò non toglie che comunque i primi testi normativi della lingua croata furono scritti o poggiarono in larga misura su di esso: si fa riferimento in questo caso alle opere di Bartol Kašić, di Giacomo Micaglia, di Juraj Križanić, di Ivan Tomko Mrnavić, di Francesco Maria Appendini, di Fausto Veranzio, di Ardelio della Bella, di Josip Voltić. Essendosi sviluppato a stretto contatto con il dalmatico, l'italiano ed il veneto, lingue parlate anche dalla maggioranza degli scrittori croati, sino all'Ottocento, è inevitabile che il suo vocabolario contenga una infinità di termini romanzi. NoteVoci correlateCollegamenti esterni
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