M14 (astronomia)
M 14 (noto anche come NGC 6402) è un ammasso globulare visibile nella costellazione dell'Ofiuco. OsservazioneM14 si individua con una certa difficoltà a causa del suo isolamento: si può individuare a metà via fra le stelle β Ophiuchi e η Ophiuchi; a causa della sua distanza, l'ammasso è difficilmente risolvibile in stelle, mantenendo un aspetto lattiginoso simile a quello di una galassia: è necessario infatti un telescopio di 300mm di apertura per iniziare a risolvere qualche stella. Può comunque essere scorto anche con un binocolo 10x50, se il cielo è in condizioni atmosferiche ottimali.[2] M14 può essere osservato da tutte aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situato estremamente vicino all'equatore celeste; non esiste pertanto un emisfero privilegiato per la sua osservazione e dalle coppie di latitudini simili dei due emisferi l'oggetto si presenta quasi alla stessa altezza nel cielo. Mentre dall'emisfero nord è un oggetto dei cieli estivi, dall'emisfero sud è caratteristico dei mesi invernali.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra maggio e settembre. Storia delle osservazioniM14 fu scoperto da Charles Messier, che ne fornisce una lunga descrizione: "Quella stessa notte fra l'1 ed il 2 giugno 1764 ho scoperto una nuova nebulosa nel drappeggio che passa sul braccio destro di Ophiucus, sulle carte di Flamsteed si trova sul parallelo della zeta Serpentis; questa nebulosa non è evidente, è debole e tuttavia la si vede bene con un rifrattore ordinario da 3 piedi e mezzo. È tonda ed il suo diametro può essere di 2' d'arco: poco sopra si trova una stella di nona magnitudine. Per studiare questa nebulosa ho utilizzato solo un rifrattore non acromatico di 3 piedi e mezzo, con il quale non vi ho osservato alcuna stella; potrebbero essere visibili con uno strumento più grande. Ne ho determinata la posizione comparando il suo transito al meridiano con quello di gamma Ophiuci: ne è risultata una ascensione retta di 261°18'29" ed una declinazione australe di 3°05'45". Questa nebulosa è segnata sulla carta del percorso apparente della cometa che ho osservato l'anno scorso." Il primo a risolverlo in stelle fu William Herschel, nel 1783; gli osservatori successivi, come Heinrich Louis d'Arrest e l'ammiraglio Smyth lo descrissero come molto bello.[2] CaratteristicheL'ammasso, di forma ellittica, dista da noi 30.000 anni luce; con la sua magnitudine assoluta di -9,1 l'ammasso è molto più brillante intrinsecamente rispetto agli altri ammassi della costellazione, M10 e M12. La sua luminosità è equivalente a quella di 400.000 soli e contiene centinaia di migliaia di stelle, anche se la concentrazione di stelle al centro dell'ammasso è relativamente bassa. M14 contiene inoltre più di 70 stelle variabili; fra cui una nova apparsa nel 1938. Le stelle più brillanti dell'ammasso hanno una magnitudine di 14.[2] Note
BibliografiaLibri
Carte celesti
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