Marina JarreMarina Jarre, nata Marina Gersoni (Riga, 21 agosto 1925 – Torino, 3 luglio 2016[1]), è stata una scrittrice e drammaturga italiana. BiografiaNacque in Lettonia, da padre ebreo lettone, Samuel Gersoni,[2] e madre valdese italiana, Clara Coïsson (traduttrice per Frassinelli ed Einaudi di molti classici tedeschi e soprattutto russi, da Cechov a Tolstoi, da Dostoevskij a Pasternak, da Turgenev a Bulgakov), trascorse l'infanzia nella capitale del Paese fino al 1935, quando, dopo la separazione dei genitori, si trasferì con la sorella Annalisa a Torre Pellice, paese piemontese dove viveva la nonna materna: essendo di lingua madre tedesca, da quel momento apprenderà la lingua italiana. Nel 1941 il padre venne ucciso dai nazisti insieme agli altri ebrei che appartenevano al ghetto della città di Riga. A diciotto anni approdò a Torino per frequentarne l'Università e, dopo la laurea in lettere con tesi in letteratura cristiana antica ottenuta nel 1948, per oltre venticinque anni si dedicò all'insegnamento del francese nelle scuole pubbliche del capoluogo. Nel 1949 sposò l'ingegnere Giovanni Jarre, dal quale ebbe quattro figli. Nel 2004 vinse il Premio Grinzane Cavour con il romanzo Ritorno in Lettonia, edito da Einaudi.
Opere
Note
Collegamenti esterni
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