Nel corso della sua carriera è stato impegnato in ruoli diversi: è ricordato prevalentemente per le sue interpretazioni drammatiche sotto la regia di Sergio Leone nella trilogia del dollaro e per i suoi ruoli comici nei film di Carlo Verdone.
Biografia
Di estrazione popolare, figlio del falegname ed ex atleta olimpico nei 5.000 e 10.000 metriPrimo Brega e di Giuseppina Gheppi, esordisce nel cinema come caratterista, avvalendosi della sua corporatura imponente e dell'aspetto burbero: nella prima fase si ricorda la sua partecipazione al film La marcia su Roma (1962) di Dino Risi, in cui interpreta il ruolo del fascista Marcacci, detto il Mitraglia, e il piccolo ma cupo ruolo di ergastolano in Detenuto in attesa di giudizio (1971) con Alberto Sordi. Appassionato di pugilato, interpreta un piccolo ruolo di manager nell'episodio La nobile arte del film grottesco I mostri (1963) di Dino Risi.
Con Sergio Leone recita nei ruoli di Chico in Per un pugno di dollari (1964), di El Niño in Per qualche dollaro in più (1965) e del caporale dell'esercito nordista Wallace in Il buono, il brutto, il cattivo (1966). In Per un pugno di dollari e in Buffalo Bill - L'eroe del Far West recita con lo pseudonimo di Richard Stuyvesant. In quest'ultimo film fu protagonista di una scazzottata, dietro le quinte, con l'attore Gordon Scott. Brega, lamentando dell'eccessivo "realismo" dei colpi inferti dall'attore americano, colpì Scott con un pugno al volto facendolo cadere a terra[1]. Recita anche il ruolo di uno dei quattro sicari che vanno alla ricerca di Noodles (Robert De Niro) nel teatro cinese, all'inizio di C'era una volta in America. Dopo un fortuito incontro in casa di Sergio Leone, fu scelto da Carlo Verdone per recitare in alcuni ruoli tipici del romano[2], dove il suo innato umorismo romanesco ha regalato frasi che sono diventate celebri.
Il 25 marzo 2023, in occasione del centenario della sua nascita, Roma Capitale e il Municipio Roma XI lo celebrano con una targa commemorativa posta in via Oderisi da Gubbio n. 18, nel quartiere Marconi, dove visse per oltre trent'anni. All'evento pubblico hanno partecipato, oltre ai familiari di Mario Brega, l'attore e regista Carlo Verdone, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente del Municipio Roma XI Gianluca Lanzi.[4]
^Carlo Verdone frequentava la casa di Sergio Leone, produttore della sua opera prima Un sacco bello, per apprendere le tecniche di regia. Un giorno Mario Brega fece visita al regista e Verdone gli propose un ritorno sulle scene.