Il Monte del Tempio (in ebraicoהַר הַבַּיִת?, Har haBáyit, in araboالحرم الشريف?, al-Haram al-sharīf «il Nobile Santuario»), noto anche come Spianata delle Moschee, è un sito religioso situato nella Città Vecchia di Gerusalemme. A causa della sua importanza per l'ebraismo, per il cristianesimo e per l'islam è uno dei luoghi religiosi più contesi al mondo, motivo di conflitto fra Israele e Palestina.
Nella tradizione il Monte del Tempio è anche identificato con il monte Moriah, una montagna (o meglio serie di montagne) citate nell'Antico Testamento come luogo dove avvenne il sacrificio di Isacco, ma la effettiva collocazione di Moriah è oggetto di dibattito[3]. Comunque, l'unico risalto attualmente visibile coincide con quella che è considerata la cima del monte Moriah.
All'epoca dell'imperatore Adriano, dopo la rivolta ebraica, sul sito sorse un tempio dedicato a Giove andato distrutto.[4] In seguito venne costruita una basilica dedicata alla Vergine Maria. Dopo la conquista musulmana (VII secolo), invece, vi furono costruite le moschee ancora oggi esistenti[5].
Con la prima crociata il luogo fu nuovamente occupato dai cristiani: nella moschea al-Aqsa, costruita sul sito della basilica bizantina, stabilirono la loro sede i Cavalieri templari, che presero il nome proprio dal risiedere sul sito dell'antico Tempio, mentre la Cupola della Roccia fu trasformata in cappella.[4] Con la riconquista musulmana di Gerusalemme, entrambe ritornarono alla loro destinazione d'uso religioso musulmano.
Durante i grandiosi lavori di ampliamento voluti da Erode il Grande, iniziati verso il 20 a.C. e proseguiti per diversi decenni, l'orografia originaria del Monte del Tempio fu cancellata e venne realizzata una vastissima spianata, oggi nota come spianata del Tempio o delle Moschee[1].
Essa ha forma approssimativamente rettangolare e dimensioni di circa 500×300 metri, coi lati più lunghi nella direzione nord-sud. Sopraelevata di alcune decine di metri rispetto all'area circostante, è delimitata e sostenuta sui quattro lati da poderose mura di contenimento: le più alte e spesse sono quelle sul lato orientale, che si affaccia sulla valle del torrente Kidron (o Cedron). Vi si accede attraverso delle porte d'ingresso situate sul lato ovest; originariamente vi era una porta anche sul lato est, ma secoli fa venne murata (da questa porta si presume sia entrato Gesù quando fece il suo ingresso trionfale in Gerusalemme, pochi giorni prima di morire: proveniva infatti dal Monte degli Ulivi che si trova proprio da quel lato, sulla sponda opposta del Kidron).
Al centro della spianata, in corrispondenza dell'antico Tempio e dell'originaria cima del Monte, si trova un'ampia piattaforma in pietra dove sorge la Moschea di ʿOmar (detta anche Cupola della Roccia), caratterizzata da una grande cupola dorata, e un centinaio di strutture minori[2]:
La Cupola della Roccia poggia su un alto basamento trapezoidale cui sale una scalinata che termina ai quattro archi (in arabo mawazin, bilance, perché alla fine del mondo vi verranno appese le bilance per pesare peccati e meriti degli uomini).[7]
Il Monte del Tempio per le tre grandi religioni
Il Monte del Tempio è sacro agli ebrei in quanto sede del Tempio di HaShem.[8] Di esso, dopo la distruzione operata dai Romani, rimangono soltanto alcuni tratti del Muro Occidentale di contenimento, detto anche Muro del Pianto. Gli ebrei usano recarsi in preghiera alla base di tale muro (quindi all'esterno della spianata).
Per i musulmani, il Monte del Tempio è sacro perché, secondo una tradizione, il profeta Maometto venne assunto in cielo dalla roccia situata in cima al monte,[9] inglobata poi all'interno della Cupola della Roccia (che da essa appunto prende il nome).
Il luogo è sacro per i cristiani, che condividono con gli ebrei le memorie del Tempio di Israele e che ricordano le numerose visite di Gesù. Qui si svolsero le sue dispute con i sacerdoti e altri episodi della sua vita pubblica.
^Israele, Territori palestinesi, pag.125. Guide verdi d'Europa e del Mondo, Touring Club Italiano, 2019.
^(EN) Kobi Cohen-Hattab e Doron Bar, The Western Wall: the dispute over Israel's holiest Jewish site, 1967-2000, collana Jewish identities in a changing world, Brill, 2020, ISBN978-90-04-43133-1.