Portiere carismatico[5] e affidabile,[6] era molto abile nel bloccare il pallone[7] e nelle uscite basse.[8][9]
Carriera
Giocatore
Club
Gli esordi, Pescara
Prodotto del vivaio del Pescara, rimase nel capoluogo adriatico per 3 stagioni dal 1994 al 1997. Ebbe un esordio fortunoso in Serie B, quando da terzo portiere del Pescara (giocava nella Primavera) fu costretto a debuttare per l'infortunio di entrambi i portieri della prima squadra e sul campo neutro di Francavilla al Mare parò un rigore a Christian Vieri, che a quel tempo militava nel Venezia.
Nel campionato seguente, stante i forfait di Peruzzi e di Rampulla, il 6 dicembre 1998 De Sanctis debuttò in bianconero e in Serie A, nella partita Juventus-Lazio (0-1).[11] Giocò altre 3 volte, 2 in campionato e una in Coppa Italia, totalizzando nel suo biennio a Torino 4 gare e 2 reti subìte.
Udinese
Nel 1999 passò all'Udinese, collezionando 8 presenze il primo anno e 3 nel campionato successivo. Nell'estate del 2000 vinse la Coppa Intertoto. Nel 2001-02 giocò da titolare le ultime 10 partite stagionali e, a partire dal 2002, a 25 anni, conquistò il ruolo di portiere titolare della squadra, subentrando a Luigi Turci. Per le successive cinque stagioni fu il primo portiere dell'Udinese, con la quale ha giocato 194 partite di Serie A in 8 stagioni, oltre ad alcuni incontri di Coppa UEFA e di Champions League.
Siviglia e Galatasaray
Nel luglio 2007 chiese d'ufficio la rescissione del contratto alla FIFA, avvalendosi della norma secondo cui un calciatore che ha superato i 29 anni può richiedere l'interruzione del contratto con una squadra pagando un indennizzo basso. Firmò poi con il Siviglia, dove fu il portiere di riserva.
Rientrato al Siviglia al termine del prestito, il 24 luglio 2009, a 32 anni, fu acquistato a titolo definitivo per 1,7 milioni di euro dal Napoli.[14][15] Esordì in azzurro il 16 agosto 2009 nel match di Coppa Italia contro la Salernitana, terminato 3-0 per i partenopei.[16]. Lungo la stagione, dopo qualche incertezza iniziale, si confermò un portiere affidabile, parando 3 rigori e mantenendo la porta inviolata per 588 minuti in 6 partite, perdendo l'imbattibilità per la rete di Antonio Di Natale in Udinese-Napoli (3-1 per i padroni di casa).[17]
Grazie anche al grande fair play dimostrato nel corso del campionato, vinse il "Pallone d'Argento"[18][19].
Nella stagione successiva si confermò titolare, ottenendo il primato assoluto di imbattibilità casalinga partenopea: con 799 minuti, superò il record di Luciano Castellini (763 minuti) che resisteva dal torneo 1981-1982.[20] La sua imbattibilità casalinga fu interrotta il 20 marzo 2011 da Acquafresca, che realizzò al 56' la rete del momentaneo 1-1 di Napoli-Cagliari.[21] Al termine del campionato 2010-2011, conclusosi con la qualificazione del Napoli in Champions League, fece un altro record: fu l'unico calciatore della Serie A ad essere stato sempre presente in campo sia nella stagione conclusa che in quella precedente, disputando 76 partite consecutive da titolare senza sostituzioni.[22]
Il 7 giugno 2011 vinse il Trofeo Rocky Marciano, titolo di miglior sportivo abruzzese dell'anno.[23] In Champions League contribuì alla qualificazione del Napoli agli ottavi di finale. In Napoli-Bayern Monaco del 18 ottobre 2011, finita 1-1, parò un rigore a Gómez. A fine stagione, il 20 maggio 2012 vinse la Coppa Italia.
Roma
Il 25 luglio 2013, a 36 anni, passò a titolo definitivo alla Roma per 500 000 euro.[24] Il 25 agosto seguente fece il suo esordio con i giallorossi nella gara di campionatoLivorno-Roma (0-2).[25] Con la Roma riuscì a battere il record di 9 vittorie consecutive a inizio stagione, subendo appena una rete contro il Parma e migliorando il record a 10 vittorie consecutive.
Nella stagione 2014-2015, chiusa con 35 presenze e 26 gol subiti in campionato, poté vantare una percentuale tra i tiri ricevuti e le reti subite pari al 76%.[26]
Nella sua terza stagione alla Roma perse il posto da titolare a favore del portiere polacco Wojciech Szczęsny, arrivato in prestito dall'Arsenal. A fine stagione, non avendo trovato un accordo con la società giallorossa per il rinnovo del contratto, rimase svincolato.
Monaco
Il 13 luglio 2016, a 39 anni, firmò un contratto annuale con il Monaco.[27] Il 6 dicembre successivo esordì con i monegaschi da titolare in Champions League, nella gara persa per 3-0 contro il Bayer Leverkusen, diventando così il primo italiano ad avere giocato nella massima competizione continentale con cinque club differenti (Udinese, Siviglia, Napoli, Roma e, appunto, Monaco).[28] Il 26 aprile 2017 giocò da titolare nella semifinale valida per la Coppa di Francia, persa per 5-0 contro il PSG.[29] Si ritirò al termine della stagione, dopo aver vinto il campionato da secondo portiere.
Il 30 marzo 2005, a 28 anni, esordì in nazionale nella partita amichevole Italia-Islanda (0-0) disputata a Padova.
L'anno successivo venne inserito da Marcello Lippi tra i pre-convocati per il campionato del mondo 2006, poi vinto dalla nazionale italiana, ma non entrò nella lista dei 23 convocati.
Dopo un anno di assenza, tornò in Nazionale il 4 agosto 2011, quando ricevette la prima convocazione della gestione di Cesare Prandelli in occasione dell'amichevole di Bari contro la Spagna,[31] tornando poi in campo l'11 ottobre 2011 nella partita di Pescara contro l'Irlanda del Nord, a quasi tre anni dall'ultima presenza in azzurro.
Infine, a 35 anni, venne convocato per il campionato d'Europa 2012, questa volta come secondo portiere.[32] La nazionale italiana riuscì ad arrivare in finale, ma il 1º luglio perse 4-0 contro la Spagna.
Il 26 marzo 2013, giorno del suo 36º compleanno, annunciò l'addio alla maglia azzurra in occasione della partita contro Malta.[33]
Dirigente
Gli inizi, Roma
Il 7 agosto 2017 viene nominato team manager della Roma.[34][35] Nel corso dell'autunno inizia a seguire il corso speciale per allenatori UEFA, che abilita all'allenamento di tutte le formazioni giovanili, alle prime squadre fino alla Serie C, e alla posizione di allenatore in seconda in Serie B e Serie A;[36] il successivo 15 dicembre consegue la licenza.[37] Il 3 dicembre 2018 supera invece l'esame finale da direttore sportivo a Coverciano.[38] Nell'estate del 2020 sostituisce provvisoriamente Gianluca Petrachi come direttore sportivo[39] e, a settembre, ottiene l'abilitazione per Allenatore Professionista di Prima Categoria - Uefa Pro.[40] Nell’estate del 2021 diventa poi il vice del nuovo ds Tiago Pinto e si occuperà dei contratti dei ragazzi del vivaio, della transizione dei ragazzi dalla Primavera alla prima squadra, della partnership con club stranieri e del mercato dei giocatori che non rientrano più nei piani della Roma.[41] Il 28 febbraio 2022, dopo aver trascorso cinque anni da dirigente della squadra capitolina e tre anni da calciatore, risolve il contratto che lo legava al club giallorosso.[42]
Salernitana
Il 9 giugno 2022 viene nominato direttore sportivo della Salernitana in sostituzione di Walter Sabatini.[43] Il 22 dicembre 2023 viene annunciata sul sito ufficiale del club la rescissione del suo contratto dopo il ritorno nei ranghi dirigenziali dello stesso Sabatini.[44]
Palermo
Il 7 giugno 2024, De Sanctis viene nominato direttore sportivo del Palermo, in Serie B, subentrando a Leandro Rinaudo.[45][46]
^L'intervista - Gianluca Pagliuca, su votiportieriseriea.it, 18 marzo 2011. URL consultato il 27 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).