Sulla scia della nascita di tale gruppo parlamentare europeo, il 1º ottobre 2009 quasi tutti gli aderenti al gruppo hanno dato vita al partito politico europeoAlleanza dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ACRE), riconosciuto ufficialmente dal Parlamento europeo nel gennaio del 2010[9].
Ad esso hanno successivamente aderito anche alcuni partiti politici di stati non facenti parte dell'Unione europea.
Il 6 luglio 2024 l'ECR perde la partecipazione del partito spagnolo Vox, che ha aderito al nuovo gruppo politico Patrioti per l'Europa.
Il Partito ECR crede in un'Europa di nazioni indipendenti e libere che lavorano unitamente per ottenere vantaggi reciproci, mantenendo ciascuna la propria identità e integrità, rifiutando velleitari progetti federalisti e sussidiari, impegnandosi nella direzione di una riduzione della burocrazia e di una puntuale trasparenza nelle istituzioni e nell'utilizzo dei fondi comunitari.
Il Partito ECR è impegnato a promuovere l'uguaglianza di tutte le democrazie europee, indipendentemente dalle loro dimensioni e indipendentemente da quali associazioni internazionali aderiscano e sostiene la necessità delle relazioni di sicurezza transatlantica in una NATO moderna e rafforzata delle proprie prerogative.
Il Partito ECR ha un atteggiamento severo sulle questioni riguardanti la giustizia, la legalità, la sicurezza e il controllo dell'immigrazione clandestina, puntando all'eliminazione degli abusi di procedure di asilo.
Il Partito ECR è consapevole che le società aperte poggino sulla dignità e sull'autonomia dell'individuo, che aspira legittimamente ad essere libero dalla coercizione statale. La libertà dell'individuo include la libertà di religione e culto, la libertà di parola e di espressione, la libertà di movimento e di associazione, la libertà di contratto e di lavoro e la libertà dalla tassazione oppressiva, arbitraria o punitiva.
Il Partito ECR riconosce l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, indipendentemente dall'etnia, dal sesso o dalla classe sociale. Respinge ogni forma di estremismo, autoritarismo e razzismo.
Il Partito ECR riconosce il ruolo delle associazioni civili, dei sindacati, degli altri corpi intermedi che riempiono lo spazio tra l'individuo e il governo, ritenendo prioritario valorizzare il ruolo della famiglia nella società.
Il Partito ECR riconosce la legittimità democratica dello Stato-nazione.
Il Partito ECR è impegnato nella diffusione, nel contesto di un imprescindibile Stato di diritto, del libero scambio, della concorrenza aperta in Europa e nel mondo, di una regolamentazione minima, della proprietà privata, di un fisco equo, di sgravi fiscali, di servizi pubblici efficienti.
Raffaele Fitto Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme (FdI)
Nel Comitato europeo delle regioni l'ECR è rappresentato dal gruppo omonimo. Dopo la creazione del gruppo al Parlamento europeo nel 2009 e del partito ACRE nel 2010, il 10 aprile 2013 fu fondato con gli auspici dell'ACRE anche il gruppo ECR al Comitato delle Regioni, guidato dal britannico Gordon Keymer. Il gruppo fu annunciato ufficialmente il 11–12 aprile nel corso della 100ª plenaria del Comitato delle regioni. Al 2021 il presidente del gruppo è Władysław Ortyl, Presidente del Voivodato della Precarpazia. Il 29 giugno 2022 è stato eletto come Presidente Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo. Al gruppo aderiscono politici regionali e locali da Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria; vi appartengono anche esponenti di partiti di destra non membri all'ECR, come la Lega in Italia.
^abc Wolfram Nordsieck, European Union, su parties-and-elections.eu, 2019. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2017).
«when taken together they form not so much a coherent whole as a mix of liberal conservatives (the Conservatives, ODS, LDD and MDF) and conservative nationalists (PiS and TB-LNNK).»
«Von der Leyen says in her letters that she hopes the "snapshot" on her positions, some of which are retreads of previous proposals from the commission, will reassure her critics, although there is a risk of putting off MEPs within the more Eurosceptic and rightwing European Conservatives and Reformists group, in which Poland's Law and Justice is the largest party.»
«The right-wing European Conservatives and Reformists (ECR), will decide just ahead of the vote whether to support von der Leyen, but officials say the group is divided over the issue.»