Patto per l'Italia
Il Patto per l'Italia era una coalizione elettorale di centro costituita in occasione delle elezioni politiche del 1994. Il Patto concorreva nei collegi maggioritari di Camera e Senato con propri candidati alternativi sia alla sinistra dei Progressisti, sia alla destra del Polo delle Libertà e del Polo del Buon Governo. Il Patto era costituito da Partito Popolare Italiano, Patto Segni, Partito Repubblicano Italiano, Unione Liberaldemocratica e indipendenti socialisti e socialdemocratici quali Giuliano Amato[1] e Giulio Tremonti[2]. StoriaLe elezioni del 1994Il Patto per l'Italia nasce il 5 gennaio 1994 per sostenere il suo fondatore Mariotto Segni come candidato alla Presidenza del Consiglio dei ministri[3][4]. Tuttavia la coalizione di centro si fermò al 15,8% alla Camera e il 16,7% al Senato schiacciata dai due principali schieramenti di sinistra, guidato dal pidiessino Achille Occhetto, e di centro-destra, guidato da Silvio Berlusconi. Il "Centro" riuscì a vincere solo in quattro collegi maggioritari alla Camera dei deputati (tre in Campania: Gianfranco Rotondi, Antonio Valiante e Mario Pepe peraltro in virtù del fatto che il polo di centrodestra in questi 3 collegi si presentava diviso con due candidati, uno di Alleanza Nazionale e uno di Forza Italia-CCD; e uno in Sardegna: Giampiero Scanu), ai quali bisogna però aggiungere la quota di recupero proporzionale che favorì soprattutto il PPI. La disfatta fu tale che nemmeno Mariotto Segni, candidato nella parte maggioritaria, risultò vincitore nel suo collegio elettorale di Sassari. La dissoluzione del Patto per l'ItaliaDopo gli scarsi risultati riportati in occasione delle elezioni politiche del 1994 la coalizione di "centro" si è sciolta:
Risultati elettorali
Note
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