Nativo della Tasmania, terzo di quattro fratelli, Richie Porte si dedicò inizialmente al nuoto, praticando soprattutto delfino, e al triathlon, disciplina nella quale, ai campionati nazionali Under-23, seppe classificarsi secondo; da segnalare anche un'esperienza nel surf[2]. Solo più tardi, all'età di 21 anni, cercando qualcosa che gli desse sensazioni diverse e stimoli nuovi[3], cominciò a gareggiare nel ciclismo[4]. Fu così che, per meglio dedicarsi alle due ruote, nel 2007 Porte si trasferì in Italia, tesserandosi con la Sammarinese Gruppo Lupi di Pontedera; decisivi furono gli agganci con l'ex professionista australiano Michael Wilson, il cui figlio Josh già gareggiava dal 2006 in questa squadra e che era un grandissimo amico di Richie che lo raccomandò al DS Daniele Tamberi[2].
Porte debuttò da professionista nel febbraio 2010 a Maiorca[2]; colse invece la prima vittoria nella massima categoria in aprile, durante il Tour de Romandie, aggiudicandosi la terza tappa, una cronometro individuale con arrivo a Moudon. Successivamente partecipò al Giro d'Italia, dove, un po' a sorpresa, conquistò la maglia bianca di miglior giovane,[1] indossandola sin dalla settima tappa; in quel Giro l'australiano vestì inoltre per tre tappe la maglia rosa[6]: il simbolo del primato passò sulle sue spalle al termine dell'undicesima frazione, nella quale lui stesso fu parte di una fuga che giunse al traguardo con 13 minuti di vantaggio sul gruppo del leader. Concluse il Giro al settimo posto, a 7'22" dal vincitore Ivan Basso. In settembre venne convocato per i campionati del mondo di Melbourne: concluse al quarto posto la prova a cronometro, classificandosi dietro a Tony Martin, David Millar e al suo compagno di squadra Fabian Cancellara.
Nella primavera del 2011 prese il via a numerose brevi corse a tappe, sfiorando peraltro più volte la vittoria, sempre a cronometro: terzo ad Aix-en-Provence alla Parigi-Nizza, secondo a Zamora e a Signal-de-Bougy rispettivamente alla Vuelta a Castilla y León e al Tour de Romandie[6]. Nei mesi seguenti partecipò sia al Giro d'Italia che al Tour de France, ricoprendo in entrambi i casi, libero da ambizioni di classifica, ruoli di gregariato a favore di Alberto Contador: nella "Corsa Rosa", vinta dal suo capitano, ottenne come miglior risultato il quarto posto nella cronometro finale, mentre al Tour fu quinto nella prova contro il tempo di Grenoble[6]. In agosto ottenne la seconda vittoria in carriera da pro, la prima in stagione, aggiudicandosi una frazione, ancora a cronometro, del Giro di Danimarca; fu infine sesto, in settembre, nella prova contro il tempo dei mondiali di Copenaghen[6]. In seguito alla squalifica di Contador per doping, gli è stata assegnata la vittoria della quarta tappa della Vuelta a Castilla y León 2011[10].
Apre il 2014 con il successo nella tappa regina del Tour Down Under, quella con arrivo in salita a Willunga. In stagione Porte non ottiene altre vittorie: si classifica secondo alla Vuelta a Andalucía[1] e 23º, lontano dai migliori, al Tour de France. Nel 2015, dopo il successo ai campionati nazionali e le vittorie di tappa al Tour Down Under e alla Volta ao Algarve, vince la sua seconda Parigi-Nizza grazie a una poderosa prova nell'ultima tappa a cronometro sul Col d'Èze; grazie a tale successo assume anche la leadership della graduatoria individuale del World Tour. Si aggiudica poi la Volta Ciclista a Catalunya con un secondo posto nella tappa con arrivo ad Alp; in aprile si afferma quindi anche al Giro del Trentino, corso in preparazione al Giro d'Italia, vincendo per distacco la tappa di Brentonico[11].
2016-2018: Team BMC
Dopo la fine del Tour de France 2015, la formazione statunitense BMC Racing Team annuncia di aver messo sotto contratto per due anni Richie Porte. L'australiano apre la stagione con la vittoria nella frazione regina al Tour Down Under, per il terzo anno consecutivo, e il secondo posto finale nella corsa (battuto da Simon Gerrans), e successivamente conclude terzo alla Parigi-Nizza e quarto alla Volta Ciclista a Catalunya, pur senza trionfi di tappa. Dopo aver ottenuto il quarto posto al Critérium du Dauphiné (perdendo il podio nell'ultima frazione alpina a Superdévoluy), partecipa al Tour de France con ambizioni di classifica[12]. Nella Grande Boucle rimane attardato di 1'45" dai migliori già nella seconda tappa a Cherbourg, e in tutta la corsa non si mette in particolare evidenza, risalendo comunque la classifica fino al quinto posto finale (è la sua prima Top 10 al Tour), a 5'17" dal vincitore Chris Froome. In agosto partecipa alla corsa in linea dei Giochi di Rio de Janeiro, ma è costretto al ritiro per una caduta, rimediando la frattura alla scapola[13]. Conclude così anzitempo la stagione.
Inizia bene la stagione 2017 vincendo la seconda tappa del Tour Down Under, per distacco, con 16" su Gorka Izagirre ed Esteban Chaves[14]. In maglia di leader si impone per il quarto anno consecutivo sullo strappo di Willunga Hill, e l'indomani vince, per la prima volta in carriera, la corsa di casa con 48" su Esteban Chaves[15]. Ai primi di marzo fa sua la penultima tappa della Parigi-Nizza, non gareggiando però per la classifica finale.
A luglio prende parte al Tour de France, ritirandosi nel corso della nona tappa a seguito di una grave caduta in discesa che coinvolge anche Daniel Martin, mentre era quinto in classifica.[16] Rientra in gara a fine ottobre alla Japan Cup.[17]
Nel 2018 fa l'esordio stagionale al Tour Down Under vincendo, per la quinta volta di fila, la tappa che si conclude sullo strappo di Willunga Hill.[18] Termina la corsa al secondo posto della classifica, con lo stesso tempo di Daryl Impey.[19] Dopo aver vinto la classifica finale del Tour de Suisse[20] prende il via del Tour de France come capitano della sua squadra. Attardato inizialmente da una caduta nel corso della prima tappa, recupera terreno imponendosi nella cronometro a squadre.[21] Successivamente, a causa di una caduta nel corso della nona tappa, è costretto a ritirarsi.[22]
Dal 2019: Trek-Segafredo
Nel 2019 esordisce come consuetudine al Tour Down Under, ottenendo il successo di tappa nella sesta e ultima frazione sul traguardo di Willunga Hill, per il sesto anno consecutivo. Conclude la corsa al secondo posto dietro Daryl Impey. Prosegue la stagione partecipando all'Herald Sun Tour, dove chiude quinto in classifica generale. Prende il via all'UAE Tour e alla Volta Ciclista a Catalunya, senza lasciare alcun segno. In maggio partecipa al Tour of California, ottenendo il quinto in classifica generale. In preparazione al Tour de France, è al via del Critérium du Dauphiné, dove non coglie particolari piazzamenti di rilievo (conclude la manifestazione in 11ª piazza in generale). A luglio prende parte alla Grande Boucle, dove non si dimostra competitivo per i piazzamenti di vertice: il miglior risultato ottenuto è il quinto posto nella cronometro di Pau; chiude il Tour in 11ª posizione, ad oltre 12' dal vincitore Egan Bernal. Chiude la stagione in Canada, partecipando al Grand Prix Cycliste de Québec (84º) e al Grand Prix Cycliste de Montréal (dove si ritira).
Nel 2020 esordisce come consuetudine al Tour Down Under: si impone nella terza tappa, con arrivo a Paracombe e diventa leader della classifica provvisoria.[23] Dopo aver perso momentaneamente il primato durante la quinta frazione, in favore di Daryl Impey, ritorna primo in classifica durante la tappa finale con arrivo a Willunga Hill: tuttavia termina la tappa in seconda posizione, fermando la striscia di vittorie consecutive su questo traguardo a 6 (dal 2014 al 2019); la vittoria alla manifestazione australiana, rappresenta per lui la seconda in carriera, dopo quella del 2017.[24]
Conclude al terzo posto il Tour de France grazie ad un'ottima prestazione nella cronometro della Plache des Belles Filles.[25]
^abcdef(DA) Saxo Bank-SunGard - Richie Porte, su saxobanksungard.com, www.teamsaxobanksungard.com. URL consultato il 31 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
^(EN) Saxo Bank signs Porte, in cyclingnews.com, 9 ottobre 2009. URL consultato il 20 maggio 2010.
^In seguito alla squalifica di Contador per doping, in base alla sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport, allo spagnolo sono stati annullati tutti i risultati ottenuti dal 25 gennaio 2011. Si veda (EN) Press release: CAS decision in Contador case, in Uci.ch, 6 febbraio 2012. URL consultato l'11 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2012)., (EN) Alberto Contador case: the consequences of the CAS ruling, in Uci.ch, 6 febbraio 2012. URL consultato l'11 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2012). La vittoria della seconda tappa della Vuelta a Castilla y León 2011 fu assegnata a Richie Porte, secondo nella classifica finale. Si veda al riguardo (EN) Vuelta a Castilla y Leon (ESP) 16 Apr 2011 - Stage 4 (ITT): Zamora - Zamora, in Uci.ch. URL consultato il 18 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2013).