La Regione Piemonte ha istituito la riserva naturale, della superficie di 146 ha, nel 1993; amministrativamente l'area protetta interessa i territori comunali di Baldissero Canavese, Castellamonte e Vidracco.
La riserva occupa una stretta fascia di brulle colline dette Monte Pelati o Monti Bruciati, che si estendono per circa tre km in direzione sud-ovest/nord-est tra i comuni di Baldissero Canavese, Castellamonte e Vidracco.
La breve dorsale culmina con i 585 ms.l.m. del poggio sul quale sorge la Torre Cives.[2]
Situata a breve distanza dall'Anfiteatro morenico di Ivrea, l'area ha una natura geologica completamente diversa dalle zone circostanti. Il substrato costitutivo dei Monti Pelati è infatti la peridotite, una roccia di natura ultrabasica molto ricca di magnesio e di origine estremamente profonda in quanto proveniente dagli strati superiori del mantello terrestre (mantello africano).[3]
La naturale degradazione di questo tipo di roccia dà origine a suoli molto particolari, inadatti alle coltivazioni e che sostengono una vegetazione ed un'entomofauna anch'esse peculiari.[1]
Nella zona della riserva è stato girato il cortometraggio "Il solitario dei Monti Bruciati", diretto da Federico Jahier e presentato all'edizione 1998 del Festival Cinema Giovani di Torino.[5]
Note
^ab AA.VV., I parchi del Piemonte - Ambiente e itinerari, Dronero, L'Arciere, 2002, pp. 144-145, ISBN978-88-86398-56-5.
^ AA.VV., La rete Natura 2000 in Piemonte - I siti di importanza comunitaria, Savigliano, Regione Piemonte, 2009, ISBN978-88-904283-0-2.
^Scheda sul cortometraggio su www.arpnet.it (consultato nel novembre 2010)
Bibliografia
AA. VV., I Monti Pelati di Baldissero, importanza paesistica e scientifica; atti del convegno del 18-11-1989 svoltosi a Parella (TO). (fonte)
Francesco Prinetti, Andar per sassi. Le rocce alpine fra natura e cultura. Valle d'Aosta, Canavese, Valsesia, Quart (AO), Musumeci, 2010, ISBN978-88-7032-857-8. (fonte)