Il nome deriva dal cingaleseturmali[3] che significa letteralmente pacco misto ossia pietra di vari colori, indicava in passato il nome dei cristalli portati in Europa dal Ceylon.
Il cristallo appartiene al sistema trigonale, si presenta prismatico, molto allungato, striato verticalmente e a volte con sviluppo disuguale alle due estremità dell'asse verticale.
Il suo colore dipende dalla composizione chimica e può non essere uniforme nel cristallo.
Tormaline
Nella più recente classificazione di Nickel-Strunz (10ª edizione) esistono diversi tipi (sottogruppi) e varianti di tormaline, divise in base alla composizione chimica e al colore:
Esistono varietà policrome nelle quali il colore varia sia a zone concentriche che nel senso dell'allungamento del cristallo. Si possono trovare prevalentemente tormaline di colore rosso, rosa, blu, verde e giallo.
Le tormaline risultano dotate di piroelettricità (si caricano elettricamente se prima riscaldate e poi raffreddate) e piezoelettricità (si caricano elettricamente se sottoposte a pressione)[3], oltre ad essere sostanze dicroiche.
Sono inattaccabili dagli acidi e le varietà di litio sono infusibili.[3]
Il silicio è posto al centro di un tetraedro i cui vertici sono posti gli atomi di ossigeno. I tetraedri sono uniti l'un l'altro per due vertici in gruppi di sei.[3]
Utilizzi
Per via della piezoeletricità alcune tormaline vengono utilizzate per costruire manometri ad alte pressioni, mentre le varietà trasparenti e piacevolmente colorate sono utilizzate in campo gemmologico.[3] Viene inoltre utilizzato come cristallo anisotropo per la polarizzazione lineare della luce.[4]
Tormaline notevoli
Un cristallo di rubellite di massa 6 kg, lungo 40 cm e largo 9 è stato rinvenuto in Madagascar.
Dal Madagascar provengono delle tormaline multicolori rosse al centro e verdi ai lati dette tormaline "watermelon" (trad. dall'inglese anguria) mentre le tormaline dell'Isola d'Elba, nella varietà elbaite alla base del cristallo sono brune che man mano diventano verdi fino a diventare incolori nella sommità.[3]
Supergruppo della tormalina
Il supergruppo della tormalina è un gruppo di minerali caratterizzati dalla seguente formula di struttura generalizzata: XY3Z6(T6O18)(BO3)3V3W dove:
Il supergruppo della tormalina è suddiviso in tre gruppi in base ai cationi presenti nel sito X[6]. Se il catione prevalente è Na+ o K+ allora la specie appartiene al gruppo delle tormaline alcaline, se il catione prevalente è Ca2+ allora la specie appartiene al gruppo delle tormaline calciche, se infine il sito X è dominato da una vacanza, la specie appartiene al gruppo delle tormaline con vacanza dominante.
^Annibale Mottana, Rodolfo Crespi, Giuseppe Liborio, "Minerali e rocce", Mondadori Editore, 1977"
^abcdefghA. tori Vari, scheda Tormaline in Il magico mondo di minerali & gemme, De Agostini (1993-1996) Novara
^Autori Vari Fisica II: Onde elettromagnetiche, §VI.6.3
^abin cristallochimica per vacanza s'intende uno spazio lasciato vuoto nel reticolo cristallino per la mancanza di un atomo
^(EN) J. Henry Darrell, Novák Milan, HawtHorne Frank C., Ertl Andreas, Dutrow BarBara L., Uher Pavel, Pezzotta Fererico, Nomenclature of the tourmaline-supergroup minerals (PDF), in American Mineralogist, vol. 96, 2011, pp. 895-913, DOI: 10.2138/am.2011.3636. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2012).
Bibliografia
Dud'a, Rudolf. Rejl, Luboš, La grande enciclopedia dei minerali, a cura di Ferraris, Giovanni, Milano, Fabbri Editore, 1986.