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Era un difensore centrale[2] dotato di buona tecnica[3] e grinta che talvolta lo portava ad avere comportamenti irruenti,[2][4] tanto che era soprannominato Terminator.[5]
Carriera
Giocatore
Club
Nato a Presidente Prudente, città dello stato di San Paolo e di origini italiane, esordì nel calcio professionistico nel San Paolo, dove rimase per tre anni per poi andare a giocare una sola stagione all'Albacete, in Spagna. L'anno seguente fece ritorno in patria, stavolta al Palmeiras, altra squadra di San Paolo e acerrima nemica di quella che porta lo stesso nome della città. Dopo tre anni emigrò ancora, stavolta in Giappone, al Kashiwa Reysol, dove ancora una volta rimase per un solo anno prima di tornare a giocare di nuovo a San Paolo, ma stavolta al Corinthians.
Nel gennaio 1998 si trasferì alla Roma del tecnico Zeman, acquistato per 7,2 miliardi di lire.[6] Nella partita d'esordio dell'11 febbraio 1998 (Lecce-Roma) venne espulso dopo pochi minuti di gioco, ma con il club giallorosso fece il salto di qualità, tanto che nel 1999 riconquistò anche un posto nella sua Nazionale. Alla Roma restò cinque anni e fece anche parte della formazione campione d'Italia del 2001. Quell'anno formò una delle migliori difese italiane con l'esperto connazionale Aldair, l'argentinoWalter Samuel e il franceseJonathan Zebina.
Nel novembre 1999 Antônio Carlos si rese protagonista di un episodio che suscitò scalpore quando sputò in faccia al lazialeSimeone durante un derby. Il gesto fu spesso ripreso dai media e sottolineato nella canzone "Ancora e ancora" di Brusco.[7]
Nel 2002 lasciò la Roma e dopo un anno di inattività andò in Turchia e firmò con il Beşiktaş, prima di tornare in Brasile ad agosto 2004 al Santos. Nel 2005 e nel 2006 giocò nella Juventude. Ha chiuso la carriera nel 2007 con il Santos.
Trascorso un periodo di luci e ombre, solo dopo il passaggio alla Roma riuscì di nuovo a mettere in mostra le sue capacità e nel 1998 rientrò tra i convocati della Nazionale. Nel 1999 fece parte della formazione che si aggiudicò la Coppa America.[8]
In totale con la maglia verdeoro conta 37 presenze e tre gol.[3]
Allenatore
Il 2 giugno 2009 è divenuto allenatore della squadra brasiliana del São Caetano.
Il 18 febbraio 2010 è stato nominato allenatore del Palmeiras in sostituzione del dimissionario Muricy Ramalho.[9] Il 18 maggio viene esonerato e così il 17 agosto firma per il Grêmio Prudente ma viene esonerato il 10 settembre per scarsi risultati. Il 3 gennaio il dirigente del Mogi MirimRivaldo lo annuncia come nuovo allenatore ma il 9 febbraio lascia e passa al Vila Nova in sostituzione di Hélio dos Anjos ma il 28 marzo viene sostituito da Edmar Vasconcelos.[10]
Il 17 dicembre lascia l'Audax, di cui era allenatore, per tornare alla Roma come assistente tecnico di Zdeněk Zeman.[11] Firma il 17 gennaio, rimanendo fino al termine della stagione 2012-2013.
Dall'ottobre del 2013 al luglio del 2015 è stato assistente di Mircea Lucescu sulla panchina dello Shakhtar. Il 12 dicembre 2016 diviene l'allenatore dell'Internacional, dopo la retrocessione del club dal Campeonato Brasileiro; viene esonerato il 28 maggio.[12]
Il 5 settembre 2018 diventa allenatore del Red Bull Brasil,[13] dopo una seconda esperienza alla Juventude.
Il 21 aprile 2023 viene nominato tecnico del Coritiba.[14]
Il 1º novembre 2023 è nominato commissario tecnico della Bolivia.[15]